Raffinata bellezza e dirompente bravura. Kate Winslet è un’attrice eccezionale, sempre capace di lasciare il segno. Fin dai suoi inizi, quando poco più che ventenne aveva già in curriculum due nomination all’Oscar. Una statuetta che avrebbe poi meritatamente vinto qualche anno dopo, con quello stesso merito con cui le è stata assegnata una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Oggi quella star nata nel Berkshire compie 40 anni.
Kate Elizabeth Winslet nasce a Reading, seconda di quattro figli, da genitori attori che la fanno crescere in ambiente artistico e culturale trasmettendole la passione per la recitazione. Inizia così Kate, prendendo parte in piccole compagnie teatrali e recitando in alcune serie Tv. A soli diciassette anni viene così scelta da Peter Jackson per il ruolo da protagonista nel film Creature del Cielo, film uscito nel 1994.
Un anno più tardi ecco la prima svolta: Ang Lee le affida la parte di Marianne Dashwood nel film Ragione e Sentimento, dall’omonimo romanzo di Jane Austen, in cui recita con Emma Thompson, Alan Rickman e Hugh Grant. Grazie alla sua interpretazione la diciannovenne Kate riceve la sua prima candidatura agli Oscar come Migliore Attrice Non Protagonista. Successivamente lavora in altre pellicole che si intrecciano con la Letteratura: Jude di Michael Winterbottom, trasposizione cinematografica di Jude l’Oscuro di Thomas Hardy e Hamlet, film tratto dalla tragedia shakespeariana e diretto da Kenneth Branagh che le offre la parte di Ofelia.
Ma è nel 1997 che interpreta il ruolo che le cambia la vita diventando probabilmente il simbolo eterno della sua carriera: il personaggio è quello di Rose DeWitt Bukater e il film è Titanic di James Cameron. Insieme al co-protagonista Leonardo Di Caprio forma una delle coppie più romantiche viste al cinema. La loro storia d’amore vissuta con ardore e sentimento nell’ultima tragica tragedia del Titanic, rimarrà indelebile nell’immaginario collettivo. La pellicola vince undici Oscar, mentre Kate ottiene la sua seconda nomination, questa volta come protagonista.
Il successo del film è clamoroso e planetario e investe anche la Winslet. Ma nonostante questo l’attrice britannica decide di rifiutare ruoli in film di alto budget e grandi produzioni (come Anna and the King e Shakespeare in Love) accettando invece di partecipare in un film indipendente, Ideus Kinky – Un Treno per Marrakech, tratto dal semi-autobiografico racconto di Esther Freud e diretto da Gillies MacKinnon. Nel 1999 recita in Holy Smoke – Fuoco Sacro di Jane Campion e in Quills – La Penna dello Scandalo, diretto da Philip Kaufman.
Con il nuovo millennio, dopo aver preso parte a Enigma di Michael Apted, arriva la terza candidatura agli Oscar per Iris – Un Amore Vero (2001) in cui veste i panni della filosofa inglese Iris Murdoch diretta da Richard Eyre. Nel 2003 recita in The Life of David Gale, del regista Alan Parker, accanto a Kevin Spacey e Laura Linney. Un anno dopo arriva un altro film indimenticabile, quel meraviglioso Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Se Mi Lasci Ti Cancello, 2004) scritto da Charlie Kaufman e diretto da Michael Gondry. Al fianco di un altrettanto straordinario Jim Carrey, la Winslet ottiene la sua quarta candidatura agli Oscar.
In Neverland – Un Sogno per la Vita (2004, diretto da Marc Forster e con Johnny Depp) diventa Sylvia, la madre dei quattro bambini che ispirarono James Matthew Barrie, lo scrittore di Peter Pan. Dopo il musical Romance & Cigarettes di John Turturro, nel 2006 lavora in diversi film: Tutti gli Uomini del Re, Little Children (quinta nomination all’Oscar!) e L’Amore Non Va in Vacanza, commedia romantica che si rivela un grande successo commerciale. Dopo un anno di pausa, nel 2008 torna a far coppia con Leonardo Di Caprio nel drammatico e intenso Revolutionary Road di Sam Mendes con cui vince un Golden Globe.
Nello stesso anno esce anche The Reader di Stephen Daldry pellicola che la porta finalmente a vincere l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista. A questo film, è un segno del destino, la Winslet prende parte per la rinuncia – causa gravidanza – di Nicole Kidman. La sua interpretazione le regala anche un Golden Globe, un BAFTA, lo Screen Actors Guild Award, l’European Film Award e il Critics’ Choice Movie Award.
Nel 2011, dopo aver interpretato Mildred Pierce nell’omonima miniserie della HBO (con cui vince un altro Golden Globe) e dopo aver fatto parte del cast di Contagion di Steven Soderbergh, recita insieme a Jodie Foster, John C. Reilly e Christoph Waltz nel delizioso e divertente Carnage di Roman Polanski, film che le frutta una candidatura ai Golden Globe. Nello stesso anno riceve il Premio César alla carriera, un riconoscimento prestigioso a cui si aggiunge un anno più tardi anche il titolo conferitole dalla Regina Elisabetta II di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo contributo all’arte.
Dopo Labor Day, adattamento del romanzo di Joyce Maynard uscito nel 2013, Kate diventa la protagonista de Le Regole del Caos di Alan Rickman, uscito lo scorso giugno in Italia. Nell’ultimo anno accetta di prendere parte alla serie futurista Divergent, in cui viene diretta da Neil Burger e da Robert Scwentke nel capitolo successivo Insurgent. Prossimamente la vedremo nello Steve Jobs di Danny Boyle e in The Dressmaker di Jocelyn Moorhouse.
In prima linea per le battaglie di salvaguardie dell’ambiente e degli animali, sostenitrice dei diritti gay e vera e propria eroina nella vita (ha tratto in salvo la madre dell’imprenditore Richard Branson da un incendio), Kate merita la nostra personale stella, per il suo impegno, la sua bravura, la sua eleganza.