Miglior Film spagnolo del 2014, vincitore di ben sei Premi Goya, arriva domani in Italia La Vita è Facile ad Occhi Chiusi, l’opera – tratta da una storia vera – scritta e diretta da David Trueba con protagonisti Javier Cámara, Natalia Molina e Francesc Colomer.
Spagna, 1966, in pieno regime franchista. Juan Carrión è un professore che usa le canzoni dei Beatles per insegnare l’inglese ai suoi alunni viene a sapere che John Lennon si trova in Almeria (Andalusia) per girare da attore il film Come Ho Vinto la Guerra di Richard Lester. L’obiettivo di Carrión era semplice e allo stesso tempo utopico: chiedere a Lennon di correggere i testi trascritti nel suo quaderno per poterli poi insegnare ai suoi alunni (pare che proprio da quell’incontro i Beatles – e di seguito tutte le band musicali – cominciarono a riportare i testi delle proprie canzoni nel retro degli LP).
Deciso a conoscerlo, intraprende un viaggio in macchina verso il Sud, e lungo il percorso offre un passaggio a un sedicenne scappato di casa e una ragazza che pure sembra fuggita da qualcosa. Tra i tre nascerà un’amicizia indimenticabile.
A far da sfondo alla pellicola è la Spagna degli anni ‘60: contraddittoria, grigia, in piena dittatura. La generazione più anziana è ancora condizionata dalla guerra civile, e quella più giovane desidera libertà morale e sociale. Questo contrasto è evidente soprattutto nel sud del Paese, come la poverissima provincia di Almeria (Andalusia), dove le prime ondate di turismo di massa e le grandi produzioni cinematografiche straniere si scontrano con ritardi e limitazioni.
Icona di libertà, di nuova morale, di progresso, John Lennon è il motore e al tempo stesso il filo rosso del film. Il mitico beatle arriva in Spagna in piena crisi esistenziale e la canzone Help!, appena incisa, rivela il suo stato d’animo e le sue difficoltà. Ha dubbi sul futuro del gruppo, sperimenta le droghe, è sull’orlo del divorzio – in termini personali e professionali: Lennon vede nella città di Almeria una possibilità di isolamento e di riflessione.
Sarà un periodo introspettivo durante il quale le canzoni riveleranno il suo lato interiore, fino ad allora sconosciuto, con ricordi d’infanzia e le frustrazioni più recenti, molte delle quali nate dalle sfaccettature dell’enorme successo. La storia della musica racconta che, durante il suo ritiro ad Almeria, Lennon compose uno dei suoi brani più intimi e straordinari: Strawberry Fields Forever (La Terra delle Fragole per sempre). Ed è proprio da un verso di questa canzone deriva il titolo del film, “living is easy with eyes closed”.
Lennon non è però il protagonista di questa storia: “è piuttosto una icona irraggiungibile, un simbolo – spiega David Trueba – i protagonisti, in realtà, sono tre personaggi della Spagna degli anni ‘60: un insegnante di inglese, esigente, vitale, entusiasta e pieno di desideri che sospetta che le riforme sociali siano il risultato più di ambizioni personali che di programmi politici. E poi due giovani, in modo diverso, combattono contro la frustrazione e le prevaricazioni sociali e contro l’idea che il loro destino possa essere deciso dagli altri”.
I tre personaggi rappresentano tre forme di ribellione all’ordine costituito: “non sono personaggi storici ma persone anonime che, con battaglie personali, intime e coraggiose, contribuirono al cambiamento sociale del loro Paese: sono loro i veri agenti di un cambiamento portato avanti da eroi atipici, non tradizionali” ha concluso il regista.
“Nel mio film alla fine, i veri eroi sociali sono sempre persone comuni capaci di superare aspettative e limiti”.
David Trueba