Domenica 11 ottobre alle 17 torna al cinema in diretta via satellite (elenco sale su www.nexodigital.it) la grande stagione del balletto del Bolshoi di Mosca con Giselle, uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati e in una produzione finora mai vista, con la coreografia di Yuri Grigorovich. La leggenda popolare tedesca delle Villi, all’interno del poema De l’Allemagne di Heinrich Heine, ispirò per primo l’autore e poeta francese Théophile Gautier, che diete vita a questo testo dove si intrecciano amore, gelosia, morte e perdono.
La protagonista, Giselle, è un’affascinante ragazza che s’innamora di Albrecht, credendolo un contadino, come lei, di nome Loys. In realtà egli è il conte di Slesia, già promesso a Batilde, figlia del duca di Curlandia. Hilarion, il guardiacaccia, innamorato di Giselle, scopre il segreto di Loys, così durante una battuta di caccia ne svela la vera identità a Giselle. La bella Giselle, sconvolta dal dolore, impazzisce e muore.
Nel secondo atto Albrecht e Hilarion s’incontrano davanti alla tomba di Giselle per pregare. Allo scoccare della mezzanotte appaiono le Villi, giovani fanciulle morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio, che tentano di punire i due uomini per la morte di Giselle. Quest’ultima però perdona l’amato Albrecht e lo aiuta a vincere la maledizione delle Villi.
L’ultima rappresentazione originale di Giselle all’Opéra National de Paris risale al 1868: solo in seguito, con l’arrivo di Marius Petipa, fratello del Lucien Petipa primo interprete del balletto assieme a Carlotta Grisi (1841), venne adattata alla tradizione della scuola russa. Merito del successo del balletto al giorno d’oggi va alla produzione dei Balletti russi di Sergej Diaghilev, nei primi decenni del XX secolo, e all’interpretazione ancor più intensa restituita dalla coreografia di Grigorovich.