Oggi e domani – nella sezione Venezia Classici – la 73. Mostra del Cinema omaggerà due immortali film italiani, che verranno proiettati in versione restaurata: La Battaglia di Algeri (1966, foto copertina) di Gillo Pontecorvo e Profumo di Donna (1974) di Dino Risi.
Cominciando dal primo, Gian Piero Brunetta – nel volume Cent’Anni di Cinema Italiano (Roma-Bari, Laterza, 2006) – descrisse così il film: “Con La Battaglia di Algeri, girato a sei anni di distanza da Kapò, Pontecorvo affronta in termini epico-didattici il tema della lotta per la liberazione del popolo algerino. In un primo tempo l’idea era di raccontare la storia attraverso gli occhi di un ex parà, poi è uno dei protagonisti stessi del Fronte di Liberazione Algerino, Yacef Saadi, a coprodurre e interpretare la propria storia. La durezza estrema del travaglio per la nascita del nuovo Stato diventa agli occhi del regista un esempio per la liberazione dei popoli oppressi. Pontecorvo sceglie di raccontare la storia ricorrendo ad una fotografia sgranata e incerta in bianco e nero che dia la sensazione del massimo di verosimiglianza e di presa diretta”.
“C’erano momenti durante questa battaglia in cui era necessario uno sforzo concertato della popolazione, e queste occasioni mi offrivano la possibilità di raccontare quello che mi interessa di più: i sentimenti e le emozioni condivise da una moltitudine, la capacità delle masse, in certi momenti, di esprimere certe qualità e un tipo di entusiasmo che di solito non si trovano nell’individuo. Ero stimolato e turbato dalle sofferenze e dal dolore di entrambe le parti, dalla speranza e dai sentimenti collettivi messi in moto dagli eventi. Era come filmare la nascita di una nazione”. (An Interview with Gillo Pontecorvo, in “Gillo Pontecorvo’s The Battle of Algiers“, a cura di PierNico Solinas, New York, Charles Scribner’s Sons, 1973).
Il Profumo di Donna di Dino Risi uscì nel 1974, interpretato da Vittorio Gassman, Alessandro Momo e Agostina Belli. Nel film, il capitano Fausto Consolo (Vittorio Gassman) è diventato cieco in seguito a un incidente avvenuto durante un’esercitazione militare. È un uomo duro e scontroso e la menomazione lo ha inasprito ancora di più. Decide di intraprendere un viaggio da Torino a Napoli per andare a far visita al suo ex commilitone e amico Vincenzo, rimasto anch’egli cieco nel il medesimo incidente.
Ad accompagnarlo è Giovanni Bertazzi, un giovane attendente, paziente e remissivo (Alessandro Momo), con il quale Fausto costruirà una certa complicità. Dopo due tappe a Genova e Roma, segnate da due incontri diversi e speculari con una prostituta prima e con un cugino prete nella seconda, a Napoli Fausto trova ad attenderlo la giovane e bella Sara (Agostina Belli), da sempre innamorata di lui. Incontra finalmente anche Vincenzo con il quale intende portare a termine il vero proposito del viaggio, ma non tutto andrà secondo i piani.
“Gassman fu al suo massimo – soprattutto nel rendere il ‘non sguardo’ del cieco – in Profumo di Donna, anch’esso tratto da Arpino come Anima persa del 1977. Eccolo, il mio impegno: storie forti, la letteratura italiana contemporanea che scava apprezzabilmente senza retorica né banalità nei nostri egoismi borghesi” (M. di Rienzo, Intervista a Dino Risi, in “Dino Risi. Un’Italia Allo Specchio“, a cura di Franco Mariotti, Assisi, Ancci, 1992).