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A Voce Alta, la forza della parola nel documentario di Stéphane De Freitas

Vincitore del Premio del Pubblico al 35/mo Torino Film Festival, lunedì 17 settembre uscirà nei cinema d’Italia A Voce Alta – La Forza Della Parola, il documentario diretto da Stéphane De Freitas.


Ogni anno all’Università di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, si svolge Eloquentia, una gara di oratoria che premia “Il miglior oratore del 93”,dove 93 rappresenta il distretto di Seine-Saint-Denis. Gli studenti, provenienti da diversi contesti sociali, si preparano ad affrontare la competizione con l’aiuto di consulenti professionisti che insegnano loro la raffinata arte del parlare in pubblico. Durante le settimane, i giovani imparano i sottili meccanismi della retorica, si raccontano rivelando agli altri, ma soprattutto a loro stessi, i propri talenti.

Lasciamo spazio ora all’intervista rilasciata dal regista, Stéphane De Freitas.

Perché hai deciso di realizzare questo documentario?

Ho preso questa decisione sia come attivista sia come artista. Sono il fondatore del concorso Eloquentia, creato cinque anni fa, con lo scopo di insegnare ai giovani provenienti dai sobborghi a padroneggiare l’arte di parlare in pubblico e per aiutarli a credere in se stessi per realizzare i propri sogni. Fin dall’inizio del progetto, avevo previsto di girare un documentario su questo tema. Questi giovani, troppo spesso vittime di pregiudizi, hanno delle capacità che a noi – e a volte anche loro stessi – sfuggono. Tutti hanno cose emozionanti da raccontare e da fare; era quindi importante lasciare una traccia del loro lavoro e questo mi ha anche dato la possibilità di dirigere il mio primo lungometraggio.

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Anche tu vieni da Seine-Saint-Denis.

Ed è proprio la mia esperienza che mi ha spinto a raccontare le storie di questi ragazzi. Sono cresciuto in una città difficile come Seine-Saint-Denis e ho vissuto sulla mia pelle le difficoltà che un grande cambiamento comporta, quando sono diventato un giocatore di basket professionista e mi sono trasferito nel centro di Parigi. Io stesso mi sono infatti ritrovato al cospetto di un ambiente completamente diverso dal mio, sentendomi spesso emarginato e isolato.

Raccontaci di più.

Ho iniziato a pensare ai cambiamenti della società negli ultimi anni: con l’esplosione di internet i legami sociali si stanno lentamente sgretolando. Sempre più persone usano la rete per esprimere le loro opinioni, la loro rabbia e per parlare con gli altri. Volevo tornare ad una vera forma di dialogo e ricreare i legami sociali. Ho rinunciato al basket per studiare legge, cercando di recuperare e colmare le mie lacune. Grazie soprattutto a Bertrand Périer, uno dei professionisti che oggi aiuta gli studenti a prepararsi per Eloquentia, mio mentore quando ero all’università, ho partecipato alle prime gare d’oratoria. Mi è diventato sempre più chiaro come questo tipo di esercizio possa aiutare i giovani ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità. È solo avendo la padronanza delle parole e delle sfumature di una lingua che possiamo raggiungere gli altri e comunicare con loro. Da questo è nata l’idea di un concorso, una delle tante iniziative de La Cooperativa Indigo.

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Cos’è Eloquentia?

In una realtà in cui il dialogo sociale e la libertà di espressione vanno velocemente scomparendo, la capacità di parlare in pubblico e la cultura del dibattito civile ricoprono purtroppo un ruolo marginale nell’educazione tradizionale francese. È proprio a Seine-Saint-Denis, una delle aree della Francia in cui i giovani sono spesso vittime di pregiudizi, che La Cooperativa Indigo ha iniziato il suo lavoro nel 2012 organizzando la prima gara gratuita di oratoria, aperta a tutti i giovani del distretto 93. Un programma d’insegnamento per parlare in pubblico, destinato ai giovani per permettere loro di esprimere le proprie idee, affermare i propri valori e sviluppare la fiducia in se stessi, qualunque sia la loro provenienza sociale. Le lezioni sono tenute da professionisti di vari settori (avvocati, attori, insegnanti di teatro, manager HR, professori, ecc.) nei mesi antecedenti il contest,in cui i partecipanti possono esprimere se stessi in tutte le forme possibili: da un discorso classico al rap, dalla slam poetry alla poesia tradizionale. Oggi, Eloquentia si è diffusa anche nelle scuole secondarie e nelle università, sia a Parigi sia in altre zone della Francia. Questi programmi promuovono un profondo rispetto della libertà di parola, della tolleranza delle opinioni e della responsabilità civica e hanno l’obiettivo di utilizzare la capacità oratoria per aiutare lo sviluppo individuale e personale dei giovani, promuovendo così una società armoniosa in cui prevalga un vero rispetto reciproco tra le persone.

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