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Adriano Giannini e Valeria Golino trovano Il Colore Nascosto Delle Cose

Adriano Giannini e Valeria Golino sono i protagonisti de Il Colore Nascosto Delle Cose, il film diretto da  Silvio Soldini che verrà presentato oggi Fuori Concorso alla 74. Mostra del Cinema di Venezia e che sarà al cinema da domani, 8 settembre. Al centro del film la storia di un amore passionale che ci ricorda che le cose più belle e inaspettate sono spesso invisibili agli occhi.

Teo (Adriano Giannini) è un uomo in fuga. Dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne con cui passa la notte e da cui scivola fuori alle prime luci del giorno, dalle responsabilità. Il lavoro è l’unica cosa che veramente ama, fa il creativo per un’agenzia pubblicitaria e non stacca mai, tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo.

Emma (Valeria Golino) ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l’ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l’ha accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia. Fa l’osteopata e gira per la città col suo bastone bianco, autonoma e decisa.

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Emma si è da poco separata dal marito e Teo, brillante e scanzonato, sembra la persona giusta con cui concedersi una distrazione. Per Teo invece, tutto nasce per gioco e per scommessa, Emma è diversa da tutte le donne da lui incontrate finora ed è attratto e impaurito dal suo mondo. Una ventata di leggerezza li sorprende, ma quel galleggiare in allegria bruscamente finisce. Ognuno torna alla propria vita, ma niente sarà più come prima.

Qualche anno fa Silvio Soldini ha girato un documentario, Per Altri Occhi, con dei non vedenti: “era un mondo che non conoscevo e che mi ha stupito – racconta – ho scoperto persone piene di vita e d’ironia, che nonostante il loro handicap lavorano, fanno sport, viaggiano… Mi sono poi reso conto che al cinema non avevo mai visto niente di tutto ciò, che i ciechi erano spesso dipinti in modo drammatico, scontato, o con dei quasi super-poteri”.

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Il regista ha così deciso di filmare una storia d’amore con una non vedente come accade nella vita: “ho deciso di raccontare l’incontro tra due mondi lontanissimi, di un uomo che cambia, del coraggio di affrontare la vita, con leggerezza e profondità. E ho voluto raccontare Emma e Teo come fossero due di noi, due persone amiche”.

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