In attesa di Allarme Rosso In Africa Nera, il capitolo finale della trilogia di Agente Speciale 117 Al Servizio Della Repubblica (in arrivo nelle sale nel prossimo autunno), dopo Missione Cairo (2006), giovedì 29 luglio arriva per la prima volta nei cinema italiani Missione Rio (2009), il secondo film della serie diretto da Michel Hazanavicius con protagonista Jean Dujardin nei panni dell’Agente Speciale 117, la migliore spia francese (creata da Jean Bruce) in servizio e l’unica capace di intraprendere una missione di spionaggio senza precedenti.
Il film
Hubert Bonisseur de la Bath, alias Agente Speciale 117 (Jean Dujardin), è la spia francese considerata dai suoi superiori la migliore del settore. L’anno è il 1967: l’agente è stato inviato in missione a Rio de Janeiro per trovare un ex nazista di alto rango che è andato in esilio in Sud America dopo la guerra. La sua movimentata indagine lo porta in tutto il Brasile, da Rio a Brasilia, fino alle cascate di Iguazu, accompagnato da un’affascinante agente del Mossad, anche lei alla ricerca del nazista. Accompagnati dalle note della bossa nova, il fascinoso Agente Speciale 117 e la bella 007 israeliana sono i protagonisti di un’incredibile avventura e di una storia d’amore.
Jean Dujardin raccontò…
“Sia nella sostanza che nella forma, la prima opera ha segnato per me l’incontro con un personaggio. Nessun personaggio mi è mai sembrato come Agente Speciale 117: è presente, permea le mie parole, i miei gesti. Tra i due film continuava a vivere in me e ricompariva regolarmente. Questa volta volevamo esplorare ulteriormente, modificare un po’ di più il personaggio, rivelare i suoi conflitti interiori. Le cose sono molto più comiche e il discorso altrettanto – se non di più – politicamente scorretto“.
“Da parte mia, ho dovuto dimenticare il Sean Connery degli anni Cinquanta e più e passare al Paul Newman degli anni Sessanta. Il personaggio è quindi molto più rilassato, giacca aperta e mani sui fianchi, gomma da masticare: atteggiamento cool! Tuttavia, conserva un lato della Francia antica un po’ caratteristico. Il personaggio ha perso il suo splendore, è passato dalla bella camicia alla maglia a maniche corte, alle righe…Agente Speciale 117 è invecchiato, proprio come me!“.