Dopo essere stato presentato, come evento di Pre-Apertura, alla 13ma Festa del Cinema di Roma, il 18 ottobre esce al cinema In Viaggio Con Adele, il film sceneggiato da Nicola Guaglianone e diretto da Alessandro Capitani. Protagonista del film è Sara Serraiocco, affiancata da Alessandro Haber.
Adele (Sara Serraiocco) è una ragazza speciale. Libera da freni e inibizioni, indossa solo un pigiama rosa con le orecchie da coniglio, non si separa mai da un gatto immaginario e colora il suo mondo di Post-it, dove scrive tutto quello che le passa per la testa.
Cinico e ipocondriaco, Aldo (Alessandro Haber) è un attore di teatro che, appoggiato da Carla (Isabella Ferrari) – sua agente, amica e occasionale compagna di letto – si trova alla vigilia della sua ultima grande opportunità nel mondo del cinema. L’improvvisa morte della mamma di Adele sconvolge i piani di Aldo che scopre solo ora di essere il papà della ragazza. Con il compito di dirle la verità e l’intento di liberarsene, Aldo parte con Adele risalendo dalla Puglia su una vecchia cabrio per affrontare un viaggio dalla meta incerta: una nonna scorbutica, una zia avida, un fidanzato misterioso. Accomunati dalla solitudine e dal bisogno di amore, i due si scopriranno poco poco, inaspettatamente, un padre e una figlia.
Il regista Alessandro Capitani racconta:
“In una società come quella moderna, dove i messaggi che ci arrivano dai mass media, dalle tv, dai giornali, ma soprattutto da internet, condizionano e non poco le nostre scelte, abbiamo scoperto, improvvisamente, tutti noi, di avere paura della verità e del diverso. Non vogliamo più sapere, non vogliamo entrare a fondo nelle cose e prendiamo tutto in maniera molto superficiale“.
“Così abbiamo imparato a mettere tutto dentro delle “scatoline” con etichette molto specifiche e ci troviamo a nostro agio nel definire noi e gli altri in un dato modo, con degli stereotipi magari, che molto spesso, se non sempre, sono sbagliati. Poi succede però che la vita ti riserva sempre delle sorprese e così come nella nostra storia, un uomo settantenne (Aldo) si scopre improvvisamente padre di una ragazza con problemi psichici (Adele), una “diversa”, una di quelle persone con cui preferirebbe proprio non entrare in relazione. Diversa da lui, dal suo mondo, da tutto quello che lui ritiene “normale”. Incompatibile insomma“.
“Allora può succedere che questo padre inizialmente la rifiuti, la respinga, che la inserisca – questa improbabile figlia – dentro i suoi cassettini, con una etichetta, ma che poi, passando con lei del tempo, se ne innamori e non voglia più separarsene. Questo semplicemente perché imparerà ad “ascoltarla”, avvicinandosi al suo mondo e cogliendone le sfumature, non avendo più paura, per l’appunto, della sua “diversità”. Alla fine, in questo viaggio con Adele, Aldo capirà una cosa molto semplice ma nello stesso molto profonda: che non serve a nulla condannare tutto ciò che non è “normale”. Bisogna celebrare l’unicità (di Adele) ed essere felici ogni volta che qualcuno libera la propria immaginazione“.