Dopo l’anteprima al Biografilm Festival dello scorso giugno, è dal 26 gennaio è al cinema Zero Days, il documentario a passo di thriller diretto da Alex Gibney. Un racconto ammonitorio sulla tecnologia, il potere, gli effetti collaterali, la moralità e i pericoli della segretezza.
Zero Days è un thriller documentaristico su una guerra che si svolge in un mondo senza regole, quello cibernetico. Il film racconta la storia di Stuxnet, un malaware auto-replicante (scoperto nel 2010), conosciuto come “worm” per la sua capacità di trasmettersi autonomamente da un computer all’altro. Commissionato dai governi degli Stati Uniti e di Israele per sabotare il programma nucleare iraniano, questo complesso malware si è però diffuso in maniera incontrollabile, ben al di là del suo iniziale target designato.
Era la prima volta che uno Stato Sovrano commissionava un virus informatico con lo scopo esplicito di usarlo come arma contro una nazione ostile. Era l’ora zero di un nuovo modo di fare guerra, una guerra in cui il conflitto si spostava dai campi di battaglia a un mondo privo di regole, Internet. Era l’inizio delle cyberwar.
Quello di Alex Gibney è il resoconto più dettagliato mai realizzato finora su un’operazione clandestina messa in moto da due alleati con agende contrastanti che ha scoperchiato un Vaso di Pandora nel mondo informatico.