Giovedì 14 aprile uscirà nelle sale italiane Ali & Ava – Storia Di Un Incontro, il film diretto da Clio Barnard che ha incantato a Cannes 2021 in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs con Adeel Akhtar e Claire Rushbrook nei panni dei due protagonisti. Si tratta di un delicato racconto cinematografico dall’estetica sognante, in cui la passione per la musica è lo strumento che mette in connessione i due protagonisti.
Il film
Ali (Adeel Akhtar), ti presento Ava (Claire Rushbrook). Due mondi diversi che si incontrano nella realtà di Bradford, città industriale nel cuore dello Yorkshire. Ali gestisce degli appartamenti e vive un matrimonio segnato da un dolore. Ava è una maestra elementare. Ali e Ava possono apparentemente non avere niente in comune, ma presto capiranno di condividere molte emozioni che hanno tenuto nascoste per troppo tempo. Si incontreranno e riempiranno le rispettive esistenze sfidando le convenzioni e gli ostacoli che trovano lungo una strada fatta di romanticismo, canzoni cantate a squarciagola e passione.
Chiusura di una trilogia
Come nei più amati capolavori del cinema britannico e irlandese, basti pensare a film come Once, Grazie signora Thatcher, Billy Elliott, le emozioni della grande colonna sonora si uniscono allo straordinario talento dei protagonisti. Ali&Ava – Storia Di Un Incontro chiude idealmente la trilogia dello Yorkshire da parte della regista Clio Barnard, iniziata con The Selfish Giant e proseguita con Dark River, in cui ha dimostrato di avere una particolare maestria nel trattare grandi temi sociali con un tocco intimista, anche grazie all’ottimo lavoro con gli attori, a cui chiede una recitazione naturale, mai artefatta, in cui i sentimenti non hanno paura di trasparire. Proprio come succede in Ali & Ava – Storia di un incontro, quello tra due anime che ritrovano insieme la rotta della vita e della felicità.
Clio Barnard racconta…
“L’idea del film è iniziata con i personaggi di Ali e Ava, e una domanda: cosa accadrebbe se prendessi il melodramma come un genere e lo applicassi a una versione social-realista di Bradford basata su persone reali? È un’opportunità per pensare a cosa significa far parte di una comunità. C’è molta gentilezza, generosità e supporto in Bradford e volevo mostrarlo sul grande schermo. Penso che il film parli di gentilezza, gentilezza come atto coraggioso. È la storia di Ali che, in un mese lunare, diventa un catalizzatore per il cambiamento nella vita di Ava. Ali aiuta Ava e la sua famiglia ad affrontare la realtà e l’eredità della violenza e del razzismo nel loro passato, creando un’opportunità per loro di andare avanti”.