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Ambientalista e di sani valori: arriva al cinema Doraemon, il gatto robot creato da Fujio nel 1969

Dopo l’anteprima al Festival del Film di Roma, arriva domani al cinema Doraemon – Il Film, il cartone animato realizzato interamente in 3D stereoscopico da Takashi Yamazachi e Ryuichi Yagi che ha già letteralmente sbancato in Giappone con incassi superiori ai 60 milioni di dollari. Il simpatico e protettivo gatto robot, creato da Fujiko F. Fujio, che dal 1969 ad oggi diverte grandi e piccini con manga, serie, musical e video giochi e che in Italia rappresenta il cartone animato TV più seguito di sempre, approda per la prima volta sul grande schermo con una nuova avventura.

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Protagonista è sempre Nobita, un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Per evitare che diventi un vero e proprio perdente, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di “fratello maggiore” con il compito di aiutarlo a difendersi dai bulli Gian e Suneo e a diventare un ragazzino assennato e un adulto responsabile.

Per riuscire nell’intento, Doraemon utilizza una serie di incredibili e magici gadget, i “chiusky”, che in questa occasione condurranno il gatto azzurro e il piccolo Nobita nel futuro per provare a modificare una sorte che si preannuncia non proprio felice, soprattutto sul lato sentimentale… Riuscirà Nobita a conquistare finalmente Shizuka, la dolce amica che ama da sempre e a non farsi più influenzare da Gian e Suneo?

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Doraemon è il manga creato da Fujiko F. Fujio e pubblicato in Giappone sul mensile CoroCoro Comic, edito dalla Shogakukan, dal 1969 al 1996 (in Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics). Un nome che in italiano è stato approssimativamente tradotto come ‘randagio’: dal giapponeseド ラえもん è scritto con un misto delle due scritture giapponesi: il katakana (ラ) e l’hiragana (えもん). “Dora” proviene da “dora neko” (gatto randagio, どら猫), ed è una corruzione di nora (randagio).

Dal debutto di Doraemon nel 1969, le storie sono state selettivamente raccolte in quarantacinque volumi, pubblicati fra il 1974 ed il 1996, che hanno avuto una tiratura di oltre 80 milioni nel 1992. Dopo un primo fallimentare tentativo di trasformazione in cartone tv nel 1973, Doraemon rimase esclusivamente di dominio della carta stampata fino al 1979, quando TV Asahi e Shin-Ei Animation produssero una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e continua ancora a riscuotere) un incredibile successo.

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Una ‘febbre’ che contagiò anche l’Italia: la serie infatti debuttò nel 1982 su Rai Due all’interno della trasmissione per ragazzi Tandem, avendo poi diverse repliche su tv minori e locali. Oltre vent’anni dopo, nel 2003, su Italia1, è andata in onda una nuova edizione, che includeva puntate precedentemente inedite (ma sempre prodotte a partire dagli anni ’80). Sempre lo studio Shin-Ei Animation ha prodotto nel 2005 un sequel della serie televisiva, trasmessa per la prima volta in Giappone dal 15 aprile 2005 su TV Asahi. In Italia i diritti sono stati acquistati da Mediaset, che ha iniziato a trasmettere la serie dal 3 marzo 2014 su Boing.

Dal 1980 fino ad oggi sono stati creati anche dei lungometraggi con cadenza annuale. I film hanno un tono un po’ più avventuroso: alcuni sono basati su leggende o trame letterarie, altri affrontano temi seri, in particolare su soggetti ambientalistici e sull’uso della tecnologia.

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Pregio più grande delle storie di Doraemon è proprio quello di insegnare ai bambini i valori dell’integrità, della perseveranza, del coraggio, della famiglia e del rispetto. Schierandosi contro il surriscaldamento globale, il disboscamento e l’inquinamento e promuovendo la protezione delle specie di animali in via di estinzione. Un insegnamento morale ma anche culturale: l’anime infatti ha trattato anche argomenti didattici come i dinosauri, i viaggi di Gulliver o la storia del Giappone.

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