Dopo essere stato presentato in anteprima alla 10. Festa del Cinema di Roma, è da oggi nelle sale Il Viaggio di Arlo, il nuovo lungometraggio della Disney Pixar diretto da Peter Sohn che ha sostituito – nell’agosto 2013 – Bob Peterson, l’ideatore della storia e iniziale regista del film.
Che cosa sarebbe successo se l’asteroide che ha cambiato per sempre la vita sulla Terra non avesse colpito il nostro pianeta e i dinosauri non si fossero mai estinti? Il film d’animazione di Sohn trasporta il pubblico in un viaggio epico nell’era della preistoria dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con Spot, un giovanissimo essere umano. Attraversando luoghi aspri e misteriosi, Arlo imparerà ad affrontare le sue paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace: dentro di sé troverà quel coraggio che pensava di non avere.
Una splendida Natura, fa da sfondo all’amicizia tra Arlo e Spot, un legame che sembra ribaltare quello tra uomo e cane. Mentre Arlo, il giovane apatosauro protagonista della storia è un gran fifone che tende ad aver paura di tutto, Spot è spavaldo, irruento e giocherellone. I due cuccioli – di dinosauro e di uomo – affronteranno insieme il viaggio fronteggiando ogni tipo di ostacolo.
Dinosauri timidi e bambini coraggiosi, un rapporto che rovescia quello presentato dal recente Jurassic World e che nasce da due situazioni opposte. Mentre in Jurassic i grandi rettili vengono ricreati in laboratorio, ne Il Viaggio di Arlo si immagina un pianeta in cui i dinosauri non si sono mai estinti. Se in Jurassic prevale l’avventura mozzafiato, qui prevale l’avventura che emoziona grandi e piccoli.
“Il vero viaggio da fare è quello nel nostro cuore: raccontare i sentimenti con onestà, questo è il primo obiettivo di qualunque nostro film”.
Kelsey Mann