Dal 13 al 21 giugno ad Avezzano (presso l’Arena Mazzini, il Cinema Don Orione e il Castello Orsini-Colonna) è viva la sesta edizione di Cinema e Ambiente Avezzano, il Festival dedicato al tema della sostenibilità che quest’anno proporrà – suddivisi in quattro sezioni tematiche – 61 film in concorso (il doppio rispetto la precedente edizione), tra fiction, documentari e animazione. Sarà inoltre protagonista anche un concorso per sceneggiature a tematica ambientale. Ci sarà infine anche Cinema e Ambiente Green Experience, una nuova sezione dedicata interamente ai talk e agli eventi.
Antropocene
Claim per questa edizione è la parola Antropocene. Se, come spiega il direttore artistico del Festival Paolo Santamaria, “il termine Antropocene è stato proposto per indicare l’inizio di una nuova era geologica dove il ruolo degli esseri umani e il loro impatto sull’ambiente circostante diventano cruciali per la sopravvivenza delle specie naturali”, Cinema e Ambiente Avezzano vuole, non solo portare una riflessione sul tema, ma anche tentare di arricchirlo con una nuova accezione positiva. Centro del festival sono proprio le persone, una comunità ogni anno più grande che partecipa alla manifestazione con il desiderio di approfondire e interrogarsi su questo argomento e al tempo stesso di immaginare soluzioni alternative attraverso il cinema, i talk con professionisti del settore e i dibattiti con quei registi che da anni si battono per portare alla luce narrazioni e storie poco conosciute sulla situazione ambientale internazionale. Il Festival vuole anche dare un esempio concreto: ciascun partecipante riceverà in regalo un albero e, inoltre, potrà fare esperienza diretta di una diversa relazione uomo-natura, dal forte impatto sociale, partecipando all’evento dedicato In Joëlette sul Velino, un’occasione di turismo accessibile per immergersi nei panorami mozzafiato del Parco Naturale Regionale Sirente Velino e un’opportunità concreta di ristabilire un contatto nuovo con la natura.
Presentiamo qui sotto le quattro sezioni del Festival:
Earth’s Breath
Ascoltare il respiro della Terra significa immergersi nei suoi tempi, accoglierne il ritmo e interpretarne i mutamenti. Nella categoria Earth’s Breath sono presenti le opere che condividono un racconto intimo e simbiotico con il pianeta. Sono, soprattutto, storie di persone, che attraverso il loro sguardo riescono a regalarci una nuova prospettiva nel rapporto con le forme di vita che popolano l’ambiente, in cui l’uomo non è al di sopra dell’ecosistema, ma è parte naturale, anch’egli minacciato. Fra i film della sezione si segnala il documentario di Mata dei registi brasiliani Fábio Nascimento e Ingrid Fadnes, presentato ad Avezzano in anteprima italiana presentato in quasi trenta film festival in tutto il mondo (qui la lista completa); FoodForest dell’architetto paesaggista e attivista Louis De Jaeger, che sarà presentato in anteprima italiana incentrato sui pionieri di questa speciale pratica di coltivazione che si ispira alla natura che prende a modello l’ecosistema della foresta. Tra i cortometraggi è da segnalare Soon It Will Be Dark di Isabell Heimerdinger, girato sull’isola africana São Tomé e Príncipe, ha vinto la menzione speciale FIDMarseille. La regista tedesca sta sviluppando un lungometraggio a partire da questo lavoro.
Far Off Worlds
La ricchezza della diversità si misura in colori, sfumature e paesaggi nuovi e inesplorati. Far Off Worlds sono i mondi inaccessibili e incontaminati, ma anche le storie di comunità che devono confrontarsi con le sfide connesse ai cambiamenti climatici. Per questa sezione, torna a Cinema e Ambiente Avezzano il regista Antonio Spanò, già vincitore nel 2019 con il film Animal Park, con il suo nuovo lavoro di produzione belga Amuka (foto copertina), film che in meno di un anno ha partecipato a oltre venti festival internazionali. Il regista, già vicino alle tematiche ambientali con i suoi film precedenti, parte da una constatazione tanto vera quanto provocatoria: La Repubblica Democratica del Congo potrebbe sfamare quasi 1 persona su 2 sulla Terra. Tra i cortometraggi, citiamo il lavoro di Arturo Dueñas Herrero, già vincitore nel 2021 con Tierras costruidas e quest’anno in concorso con Dajla – Cine Y Olvido, film incentrato su uno dei campi profughi Sahrawi nel sud dell’Algeria, film candidato al premio Goya per il miglior corto documentario, e Sotto La Città – 1915 dell’abruzzese Domenico Tiburzi e con protagonista l’attore Lino Guanciale.
No Planet B
C’è solo un pianeta in grado di ospitarci, ed è quello che stiamo rischiando di perdere. No Planet B sintetizza perfettamente l’urgenza di invertire radicalmente la rotta rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali e all’inquinamento ambientale con una ricca selezione di cortometraggi e lungometraggi sul tema. La regista ucraina Andrea Odezynska lunedì 13 giugno ha presentato in anteprima italiana il suo Retrurn Sasyk To The Sea, un film quasi inquietante per la sua contemporaneità che tratta di un bizzarro esperimento sovietico di irrigazione nell’Ucraina del Sud che ha dato vita a un lento eco-disastro che va avanti ancora oggi. Situato nell’estuario del Sasyk, sul Mar Nero, è l’epicentro di una battaglia tra eco-attivisti e bracconieri, burocrati e ufficiali corrotti. Da segnalare tra i cortometraggi La Preda, il lavoro sperimentale dell’artista veneta Monica Marioni. Il lavoro è parte del progetto artistico #lasciamiandare, girato a Oristano, incentrato sulla relazione distruttiva o sorda tra l’umanità e l’ambiente.
Fangs And Blood
Nuova sezione tematica tutta dedicata alla fauna, altra vittima delle operazioni nefaste dell’uomo, e alla tematica del rewilding, una risposta forte agli stessi danni creati dall’essere umano agli animali selvaggi. Ha aperto anche una petizione per la salvaguardia dei pesci tropicali ornamentali a rischio di contrabbando la regista americana Paula Fouce, che ad Avezzano presenterà in anteprima italiana il suo The Dark Hobby. Protagonisti, un gruppo di nativi e di ambientalisti che nelle Hawaii difendono i pesci, animali che a differenza di tartarughe, balene e delfini non sono protetti. Ha fatto incetta di festival e di premi, con la partecipazione a quasi un centinaio di rassegne e oltre 20 riconoscimenti internazionali, Dans La Nature il cortometraggio animato del regista svizzero Marcel Barelli, sull’omosessualità negli animali.
Il concorso di Sceneggiature a tematica ambientale
Al fianco delle immagini, tornano anche le parole e i progetti nati per dare vita ai film: come ogni anno, anche per questa edizione si è tenuto il concorso dedicato alle sceneggiature a tema ambientale ed eco-sostenibile. Il concorso è nato con la volontà di incoraggiare, fin dal progetto, la creazione di prodotti cinematografici che mettano al centro questo argomento. La cerimonia di premiazione avverrà domenica 19 Giugno alla presenza del Presidente di Giuria, l’attore Nicola Nocella.
Cinema e Ambiente Green Experience
Ad accompagnare i film, talk tematici che lanciano uno sguardo sia sul territorio sia su artisti e professionisti che si distinguono per le loro narrazioni legate all’ambiente. Venerdì 17 giugno un’incursione nel cinema si ha con la presentazione del volume Il Cielo, L’Acqua e il Gatto. Il Cinema Secondo Natura di Franco Piavoli (Artdigiland) a cura di Filippo Schillaci, monografica dedicata al regista italiano che più ha saputo narrare attraverso il linguaggio cinematografico temi legati alla natura. Post Scriptum – Uno Sguardo Ottimista Dalla Fine Del Mondo, la docu-fiction che mescola atmosfere sci-fi alla narrazione documentaristica per raccontare quattro storie in un futuro prossimo e immaginario, sarà presentata con proiezione in anteprima di tutti gli episodi in sequenza sabato 18 giugno. Diretta dalla coppia di filmmaker Elena Beatrice e Daniele Lince, che saranno ad Avezzano a parlarne con il pubblico, ha come protagonista il divulgatore scientifico Barbascura X. A chiusura del festival, la sera di martedì 21 giugno, un incontro da non perdere con Rewilding Europe, la fondazione olandese che ha costituito una rete di aree d’intervento in 11 paesi per supportare iniziative di conservazione e ripristino della natura, coinvolgimento delle comunità e sviluppo di imprese sostenibili a beneficio degli ecosistemi e delle persone. In Italia le attività sono svolte da Rewilding Apennines con un focus particolare sui “corridoi di coesistenza”, aree di connessione non protette dove è cruciale lavorare sulla convivenza tra uomo e fauna selvatica. Il talk si svolge in occasione del decennale di Rewilding Europe e sarà occasione della première del documentario Appennino Centrale – In Cammino con il Rewilding di Bruno D’Amicis e Umberto Esposito.