Arriva al cinema Italy In A Day – Un Giorno da Italiani, il primo film collettivo italiano

Un anno dopo il lancio del progetto e  dopo essere stato presentato Fuori Concorso a Venezia lo scorso 2 settembre, arriva al cinema – solo per oggi martedì 23 settembre – uno dei film più attesi di sempre: Italy In A Day – Un Giorno da Italiani. Un documentario storico, un esperimento mai fatto prima in Italia. Un prodotto che nasce dal progetto di Ridley Scott (co-produttore della nostra edizione italiana) che nel 2011 realizzò Life In A Day. La versione italiana è stata curata da Gabriele Salvatores.

Tutto è nato da una richiesta fatta agli italiani: quella di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo (telecamere, smartphones, fotocamere) da girare durante le 24 ore di sabato 26 ottobre 2013. Desideri, sogni, paure, riflessioni, qualsiasi cosa considerata importante che accadeva quel giorno o anche, semplicemente, quello che si vedeva dalla finestra di casa. Una volta scaduto il termine di consegna, Italy in a Day ha visto l’invio di un totale di 44.197 video con oltre 2200 ore di immagini. In tutto sono stati montati 632 video da una squadra di 40 selezionatori coordinati da Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti.

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Italy In A Day è un diario emotivo, un censimento delle emozioni e dei pensieri degli italiani, una confessione laica, la voglia di condividere i propri sentimenti attraverso le immagini, un collettivo psicodramma italiano, di volta in volta tenero, arrabbiato, divertente o disperato. Ma anche una coinvolgente riflessione, sincera e senza filtri intellettuali, sul senso stesso di questo nostro viaggio sul pianeta Terra, in questi anni.

Nell’epoca della comunicazione digitale, della condivisione istantanea, dello strapotere delle immagini Italy in a Day è il primo esperimento italiano di film collettivo, dove il materiale narrativo (le immagini e i pensieri) vengono forniti da chiunque ne abbia voglia e l’organizzazione del racconto è affidata a chi lo fa per mestiere. Non un social network, ma un social movie realizzato con passione, rispetto e senso di responsabilità, senza rinunciare a uno “sguardo necessario” e al punto di vista personale sulla realtà.

Gabriele Salvatores

Gabriele Salvatores

Sono stato quello a cui migliaia di persone affidavano il loro message in a bottle. Ci voleva rispetto, attenzione. Ma anche la coscienza del proprio ruolo. Raccontare la tua storia, anche se con le parole degli altri. Oggi, sommersi da qualsiasi tipo di immagine, non è forse il montaggio quindi il racconto, la vera anima di un film?”. A parlare così è Gabriele Salvatores che ha diretto il tutto. Il film arriva nelle sale stasera e verrà poi proiettato in Prima Serata su RaiTre il prossimo sabato 27 settembre.

“Italia 2.0. Non credo nella democrazia diretta. Non credo neanche che il pubblico abbia sempre ragione. E non penso che basti avere una chitarra per essere un musicista. Per questo ho trovato molto emozionante, istruttivo e interessante questo esperimento, realizzabile solo oggi con i media di cui disponiamo”

Gabriele Salvatores

 

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