Apprezzato dalla critica in concorso alla 64° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Nightwatching di Peter Greenaway arriva finalmente in Italia sul grande schermo distribuito da Lo Scrittoio. Per presentare il film il regista incontrerà il pubblico in quattro occasioni: si inizia stasera alle ore 21 nella prestigiosa cornice del Cinema Odeon di Firenze; Domenica 6 doppio appuntamento: alle ore 10.30 presso l’Anteo spazioCinema di Milano all’interno della rassegna Immaginarte – progetto di Anteo spazioCinema e Associazione Culturale Silvia Dell’Orso – e alle ore 21 al Teatro Argentina di Roma; il tour si conclude Lunedì 7 (ore 20 c/o Cinepalace) al TTV Festival di Riccione.
Arte, complotti e cospirazioni. Il Capolavoro che svelò al mondo la verità. Un dramma ironico in costume sul pittore Rembrandt e La Ronda di Notte (The Night Watch), il suo più celebre dipinto, che gli procurò fama e rovina al tempo stesso. 1642: il celebre pittore olandese Rembrandt (Martin Freeman) accetta, a seguito delle insistenze della moglie Saskia, di ritrarre la Milizia civica di Amsterdam in un quadro, che sarà conosciuto ai posteri come “La ronda di notte”. Mentre sta dipingendo, però, il pittore intuisce che gli uomini della Milizia stanno complottando qualcosa.
“Ci sono quattro concetti che ruotano intorno a Rembrandt che sono stati per me sorgente per realizzare Nightwatching: denaro, sesso, cospirazione e pittura. La prima domanda è sociale, la seconda voyeuristica, la terza intellettuale e la quarta filosofica e, sebbene il pubblico generale potrebbe non vederla come tale, l’ultima domanda è la più importate. Come è stato possibile che un pittore così straordinariamente ricco e rispettato per metà della sua vita, abbia potuto morire nell’indigenza? Che cosa fa in realtà la pittura? Potremmo porci la stessa domanda per quanto riguarda il cinema. Che cosa fa in realtà il cinema?”
Peter Greenaway