Mercoledì 9 ottobre uscirà nelle nostre sale At The Matinée, il documentario diretto da Giangiacomo De Stefano che, attraverso testimonianze e interviste, indaga la scena punk hardcore newyorkese degli anni ’80. Una musica ribelle, una musica rivoluzionaria: il documentario racconta, attraverso Walter Schreifels e la sua musica, cosa è stato il CBGB negli anni ‘80.
At The Matinée
Nel 2006, il CBGB, il più famoso rock club al mondo, chiude le sue porte per sempre. Tutti lo conoscono per Blondie, The Ramones e Talking Heads, ma nessuno ricorda che ciò che lo rese grande furono i matinée hardcore degli anni ’80. Walter Schreifels, musicista di alcuni dei più importanti gruppi hardcore punk, racconta quella che non è solo la storia di alcuni ragazzini e della loro musica, ma la storia di ciò che era ed è stata New York.
Il punk hardcore è nato in America, per essere precisi in California, intorno al 1979 come reazione al punk britannico. Era concentrato nella zona di Los Angeles e il gruppo più noto erano i Black Flag, con i quali in seguito anche Henry Rollins cantò. Il genere, basato su una semplice struttura musicale e un ritmo veloce, era spesso un veicolo per testi contro le autorità e un rifiuto generale delle regole del mercato musicale. L’hardcore punk che si sviluppò negli anni successivi trovò un suo seguito fra i giovani nel resto degli Stati Uniti, principalmente a Washington e Boston, città formate principalmente da una borghesia bianca benestante.
A New York, l’hardcore punk si sviluppò nell’area del Lower East Side e tendeva ad essere più arretrato e crudo rispetto alle altre scene americane. Con alcune eccezioni, coloro che formarono la prima scena di New York (quella del 1982) tendevano a essere di origine operaia e vivevano ai margini della società in un contesto violento e basato sulle regole della strada. Dalla metà degli anni ’80 a New York l’hardcore si è evoluto e proprio in quegli anni sono nate, diventando il genere con la scena più prolifica e influente del mondo.
Giangiacomo De Stefano racconta…
“Nel 1989 vidi una foto su di una rivista. C’erano un centinaio di persone che entravano dentro il celebre CBGB. Alcuni di loro guardavano l’obiettivo. Erano i membri dei gruppi che avrebbero suonato quella domenica pomeriggio. Io ero in Italia, ma volevo essere con quei ragazzi che posavano davanti alla macchina fotografica a New York. Quei concerti, i matinée, erano uno dei momenti cardine della scena hardcore di New York. Questi incontri erano un fenomeno difficile da decifrare se non si comprendono i codici e i linguaggi interni alla comunità. Il documentario ripercorre quel periodo attraverso Walter e le sue canzoni. Tuttavia, At The Matinée non solo descrive la scena musicale, ma attraverso essa, anche le persone che ne facevano parte e il Lower East Side degli anni Ottanta, raccontando anche ciò che New York è diventata oggi“.
“Negli anni ‘80 si sviluppò in questo contesto degradato il fenomeno dei matinée, che altro non erano che concerti svolti in orari diurni la domenica. Oggi, non solo il Lower East Side, ma tutta Manhattan ha subito una completa trasformazione. Ora è meno pericolosa, e forse anche meno interessante. Ritornare nei luoghi in cui si tenevano i matinée per incontrare i suoi protagonisti e riscoprire un mondo scomparso e dimenticato che un tempo era tanto influente e stimolante quanto la scena rap contemporanea, significa raccontare la storia di New York, la sua creatività e le sue affascinanti contraddizioni“.