In occasione del suo 75° compleanno, il canale Studio Universal (Mediaset Premium sul dtt) a febbraio dedica un ciclo di film a George Romero. Nato il 4 febbraio 1940, Romero è considerato il “padre fondatore” del genere dei morti viventi e sarà proprio lui ad introdurre con pratici consigli di sopravvivenza la rassegna Zombie. Quattro film cult e un Focus in Prima Tv con un’intervista esclusiva, clip di film e immagini d’archivio per raccontare un filone che appassiona e diverte.
L’appuntamento è a partire dal 5 febbraio, ogni giovedì alle 21.15. Si inizia con l’esordio cinematografico di Romero in La Notte dei Morti Viventi, epocale horror del 1968 restaurato grazie alla recente uscita nelle sale. Il terrore continua il 12 febbraio con Resident Evil (2002), un progetto polivalente ispirato a Romero, diretto da Paul W.S. Anderson ed interpretato da un’algida ma bellissima Milla Jovovich.
Atmosfere tra horror, fantascienza e commedia in Dimensione Terrore di Fred Dekker (1986, in onda il 19 febbraio) che vede un gruppo di adolescenti combattere l’invasione di alieni che tramutano gli esseri umani in zombie assassini. Il 26 febbraio chiude il ciclo il suo ultimo film Survival of the Dead- L’Isola dei Sopravvissuti (2009) dove gli abitanti di una cittadina cercano disperatamente una cura che guarisca i loro cari tramutati in Zombie cannibali.
“Quando facemmo “La notte dei morti viventi”, pensavamo di poter cambiare la società attraverso l’allegoria di una specie che divora un’altra corrotta e distorta”. Parla così George Romero nel Focus esclusivo realizzato dal Canale che esplora la spaventosa leggenda degli Zombie proveniente dall’ Isola di Haiti. Raccontava di riti magici, capaci di far resuscitare i morti, chiamati nella lingua locale “zombi”.
Di questa oscura superstizione, nei turbolenti anni sessanta, un giovane regista pubblicitario George Romero da’ un’interpretazione personale, adatta ai tempi che corrono. Da queste fonti di ispirazione Romero girò a basso costo un capolavoro horror, La Notte dei Morti Viventi, il capostipite dei film sugli zombi che, per la prima volta, definisce i canoni del genere e trasforma gli zombi inermi della tradizione haitiana in morti resuscitati affamati di carne umana.
Dieci anni più tardi, dopo aver diretto altri horror di grande impatto ma di minor successo, Romero ritorna ai suoi mostri preferiti con il film Zombi (Dawn of the Dead). Una satira feroce del consumismo in cui i morti viventi assediano le loro vittime in un centro commerciale. Con Zombi, Romero inventa la satira sociale horror. Una modalità espressiva che gli permetterà di rinnovarsi decennio dopo decennio con nuovi film sugli zombi tutti diversi l’uno dall’altro fino al recente Survival of the Dead.
A partire dagli anni ‘90, decine di giovani registi si cimentano in film sugli zombi con risultati, a volte, degni del maestro come nel caso di Resident Evil. Nel frattempo gli zombi sono diventati un fenomeno culturale che travalica il genere horror e il cinema. Con le serie TV, i videogame, il merchandising e i siti web, i morti viventi sono ormai tra i personaggi più popolari della cultura di massa.
“The Walking Dead è stato un enorme successo in America e quello che mi sorprende è che al tempo del mio primo film sugli Zombie venni molto criticato per la crudeltà delle immagini e ora tutto questo è in tv” dice Romero nel Focus. Come si evolveranno gli zombi nei prossimi anni? Una cosa è certa: per averli reinventati e valorizzati, George Romero merita un posto d’onore nella storia del cinema.
“Per me gli zombie rappresentano il cambiamento, la nuova società che mangia la vecchia, portandosi via i suoi vecchi valori”
George Romero
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