Da giovedì 2 giugno 2022, distribuito da Volcano Pictures, arriva nelle sale Black Parthenope, l’opera prima di Alessandro Giglio, un film ambientato quasi interamente nelle viscere della città, Napoli Sotterranea, la più estesa del mondo con oltre 3000 anni di storia. A comporre il cast sono stati: Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro, Jenna Thiam, Marta Gastini, Maziar Firouzi e Nicola Nocella.
Il film
Napoli, oggi. In una città dove la vita si svolge tra un incessante clamore di persone, clacson di scooter, colori e bellezza, c’è un luogo dove il silenzio e la storia avvolgono i visitatori trasportando le loro anime in un viaggio vecchio di 3000 anni: la vasta città sotterranea, dove enormi spazi si alternano a grotte, gallerie e vicoli oscuri, impenetrabili e claustrofobici. Cécile Bonnet (Jenna Thiam), giovane figlia di una famiglia di imprenditori francesi, arriva in città per il suo primo grande incarico: sovrintendere alla costruzione di una serie di mega parcheggi nelle caverne di tufo. Ad aiutare Cécile sono Yanis (Maziar Firouzi), il suo project manager e amante occasionale, Greta (Marta Gastini), l’attraente assistente di suo padre e il consulente tecnico napoletano Gianni. Una serie di imprevisti e morti violente che coinvolgono presenze misteriose lasciano Cécile e il suo team intrappolati a quaranta metri sotto la superficie, senza mezzi per comunicare con il mondo esterno. Con la loro stessa vita in gioco, partono per un viaggio disperato per trovare una via d’uscita da quel mondo surreale.
Alessandro Giglio racconta…
“Volevo parlare del rapporto tra individuo e identità culturale, e raccontare tempo stesso una storia di respiro internazionale. Sono molto legato alla mia città, e amo la sua “unicità” che la rende diversa dal resto d’Italia e del mondo. È una città ricca di fascino e mistero, incastonata tra fuoco e acqua: è il luogo dove tutto può succedere. È anche sede della più grande città sotterranea antica del mondo: Napoli Sotterranea. In Black Parthenope Napoli non è solo una “location”, è una protagonista che avvolge, soffoca, abbraccia, ammalia, spaventa e protegge gli altri protagonisti della storia. A 40 metri di profondità si perde la percezione del tempo; gli angusti corridoi seguiti da improvvise aperture in vaste grotte creano un forte contrasto. Le ombre risvegliano paure interiori e demoni, l’oscurità alla fine del tunnel diventa luce e salvezza: i personaggi finiscono per scappare da se stessi”.