Dopo il grande successo al box office americano e l’entusiasmo di critica e pubblico, il 13 dicembre arriva anche in Italia il thriller sorpresa dell’anno, Un Piccolo Favore, scritto e diretto da Paul Feig. Il film – adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Darcey Bell – è un mystery imprevedibile, un noir contemporaneo che indaga sulla fiducia all’interno delle relazioni, sui confini dell’ambiguità e sulla spasmodica ricerca della perfezione. Protagoniste sono Blake Lively e Anna Kendrick, due amiche al centro di un intreccio di segreti inconfessabili e fatali bugie.
Il film
Al centro di Un Piccolo Favore c’è una protagonista alquanto improbabile per un film noir: una solare e determinata mamma vlogger che vive nella periferia cittadina, Stephanie (Anna Kendrick). La vivace ricerca di Stephanie della felicità domestica, dell’amicizia e delle ricette perfette, la scaglia casualmente in un folle groviglio di sporchi segreti e fatali bugie, quando incontra la mamma super glamour, Emily (Blake Lively). Quando Stephanie viene avvicinata per la prima volta da Emily, ne è incuriosita. Emily è misteriosa e seducente con il suo stile di vita molto elegante: un lavoro nell’alta moda, un sexy scrittore britannico come marito e una casa di rappresentanza impeccabile e moderna in centro città. Stephanie è lusingata quando Emily sembra legarsi rapidamente a lei, come confidente e nuova migliore amica. Emily sembra essere l’ultima delle insider, e a Stephanie sembra di star vivendo uno dei suoi sogni più stravaganti.
“Ho bisogno di un piccolo favore“, dice Emily un pomeriggio. E senza esitazione, un giorno Stephanie accetta di portare il figlio di Emily, Nicky, a casa con lei dopo la scuola. Tuttavia, questo piccolo favore diventa complicato quando Emily scompare completamente, lasciando Stephanie con suo figlio e senza lasciare traccia. Seguendo il suo motto, “le mamme riescono a fare tutto da sole“, Stephanie decide di darsi da fare, con l’aiuto dei suoi follower dei social media, per trovare la sua amica scomparsa. Non ha idea di quanto intricato questo mistero diventerà: amicizia e lealtà saranno messe a dura prova e verità oscure portate alla luce. Stephanie sta per intraprendere un viaggio oscuro e snervante, fatto di inganni e menzogne, incluse le sue.
Un romanzo attuale
Un Piccolo Favore ha una trama pungente, un’immaginazione diabolica, un forte umorismo, dei personaggi dalle smisurate implicazioni psicologiche e un ambiente suburbano ingannevolmente sereno. Romanzo d’esordio di Darcey Bell (2017), A Simple Favor si è rapidamente fatto notare come uno dei libri più avvincenti di quell’anno, tenendo i lettori inchiodati alle sue pagine. Un testo brillante che si è distinto per unicità e attualità. Perché all’interno della sua intricata rete di tradimenti e vendette, vi si può trovare anche un’analisi sul modo in cui le mamme moderne vivano la maternità ai nostri giorni, tra eccessiva protezione nei confronti dei figli, i social media, la solitudine, l’invidia e la ricerca ossessiva di una vita assolutamente perfetta. Con i suoi colpi di scena così imprevedibili e una storia particolarmente adatta a una trasposizione cinematografica, i diritti del film sono stati venduti ancora prima che il romanzo fosse pubblicato.
L’adattamento di Jessic Sharzer
Poco dopo, la sceneggiatrice Jessica Sharzer ha iniziato a lavorare sull’adattamento. Fin dall’inizio, Sharzer ha deciso di sovvertire la classica trama della donna in pericolo, ormai diventato un cliché della cinematografia, giocando invece proprio sulla familiarità dello spettatore con questo tipo di storie: “sono stati scritti davvero tantissimi racconti di questo tipo – riconosce la Sharzer – ma quello che ho adorato del libro di Darcey è che ha un approccio completamente diverso. Il libro ha un aspetto particolarmente umoristico ed è questo che volevo maggiormente catturare. Volevo che il film prendesse quella direzione, aggiungendo colpi di scena uno dopo l’altro – ma facendolo sempre coscientemente”.
Le scelte delle donne
Pur mantenendo un approccio leggero al veloce ritmo narrativo della storia, Jessica Sharzer è stata anche colpita dalle ricche tematiche di fondo: “questa è una storia sulla natura dei segreti, su come si propagano verso l’esterno, influenzando le nostre relazioni e le nostre vite, ma riguarda anche le scelte delle donne”. Questo è stato il tema che più ha ispirato Sharzer, quello del noir domestico, secondo cui le donne devono scegliere dei ruoli da svolgere nella vita e vengono punite se non adempiono ad essi. La fatidica domanda è sempre la stessa: carriera o figli?
Scrivere Stephanie e Emily
Per aumentare il divertimento, la Sharzer ha trasformato Stephanie da blogger a vlogger e ha tenuto Stephanie al centro di ogni scena (nel libro c’è un cambio di punto di vista). Il suo affetto per lei era particolare: “la amo perché è una nerd, ci prova con tutte le sue forze, eppure sa di essere derisa dalle altre madri. I suoi follower del vlog sono davvero i suoi unici amici, ma sono degli amici surrogati. Per questo è sola, e anche lei è ossessionata dagli errori del suo passato, e tutto ciò ha incrementato il suo desiderio di diventare la mamma perfetta”. La sceneggiatrice descrive anche il personaggio dell’astuta e tostissima Emily, l’esatto opposto di Stephanie: “Emily è così alla moda ed espansiva, ma è solo una facciata. Sia Emily che Stephanie hanno un passato oscuro, ma lo nascondono in modi molto diversi: Stephanie cuocendo biscotti salutari e Emily lavorando nell’alta moda, ma sono solo apparenze”.
Le percezioni che cambiano
Nella sceneggiatura della Sharzer, il regista Paul Feig ha visto la rara opportunità di guidare il pubblico attraverso un mutamento percettivo: “le donne sono spesso etichettate in modi molto specifici: la “moglie fedele” o la “stronza prepotente”. Così in questo film si potrebbe pensare che Stephanie sia la “mamma petulante” di cui ci si prende gioco, ma poi si inizia a capire che forse questa percezione non è giusta. Stephanie ha molte altre caratteristiche e ha anche tutti questi segreti. Mi è piaciuta l’idea del poter sorprendere il pubblico”, afferma Feig, e ha portato questa idea fino alla fine. Anche la percezione del genere noir è messa in discussione. Per rendere il contrasto tra spaventoso e divertente ancora più marcato, il regista ha deciso di girare il film come una solare commedia suburbana piuttosto che un crudo film drammatico, nonostante tutte le paranoie e il tasso di adrenalina che si mescolano all’interno della storia.
Stephanie (Anna) e Emily (Blake)
“Stephanie è ottimista e vede sempre il lato positivo delle cose, per questo a volte è un po’ insopportabile – racconta Anna Kendrick – ma penso che sia anche molto triste, perché in realtà è molto sola. Quando si tratta della sua relazione con Emily, è disposta a sopportare molti abusi perché è sempre meglio della sua solitudine. E Stephanie desidera l’approvazione di Emily. Penso che sia qualcosa che molte donne sperimentano in alcune amicizie”. Interpretare Emily significava esplorare lati estremi, di fiducia e di manipolazione, ma anche turbolenze psicologiche. Nonostante sia una donna di successo e molto razionale, la vita di Emily risulta essere tutt’altro che stabile, come spiega l’interprete Blake Lively: “quando la vediamo per la prima volta, lei è molto provocatoria e imperturbabile, ma poi scopriamo che è anche incredibilmente vulnerabile, la sua personalità è sfaccettata. Ha vissuto così tante vite diverse e pericolose. È come un gatto, davvero”.
Mostrare il vero Io
Blake Lively aggiunge e conclude: “mostriamo al mondo diversi aspetti di noi stessi: la nostra ‘personalità’ dei social media, ciò che siamo a casa, ciò che siamo a lavoro. In questo film credo che ci sia un esame molto interessante di questo aspetto: come siamo contro come ci presentiamo. Come donne, cresciamo con l’idea di dover mantenere sempre un certo livello di perfezione, ma siamo tutti esseri imperfetti. Ed è questo che ci rende belli e unici. Mostrare il vero io… è qualcosa che i personaggi alla fine fanno in questo film. E tu li ami ancora di più per questo”.
“I segreti sono come la margarina: facili da spalmare, dannosi per il cuore”.
Stephanie