Sabato 8 maggio il Cinema Massimo di Torino (Sala Cabiria, ore 15) presenterà in anteprima nazionale Bogre. La Grande Eresia Europea, il nuovo lavoro del documentarista e sceneggiatore Fredo Valla. che sarà presente in sala per la presentazione. Il film racconta un lungo viaggio sulle tracce di Catari e Bogomìli, eretici del medioevo diffusi dai Balcani all’Occidente europeo.
Il documentario
Come recita il sottotitolo del film – quella di Catari e Bogomìli è stata una grande eresia europea. Perché Bogre? Chi parla la lingua d’oc sa che bogre (si legge bugre) significa bulgaro, ma che da secoli la parola ha assunto il significato di inetto, babbeo, di colui che maschera la verità. Dal XII secolo bogre divenne un insulto diretto ai Catari d’Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il catarismo occidentale derivava. Catari e Bogomìli coltivarono un’idea di Dio già diffusa nel primo giudeo-cristianesimo – e presente nelle comunità gnostiche in Egitto, Palestina e nel Medio Oriente – che si basava sull’affermazione dell’esistenza di un Principio del Bene e di uno del Male, ovvero sulla contrapposizione fra Spirito e Materia. La filiazione del catarismo dal bogomilismo è la testimonianza di un medioevo tutt’altro che buio e immobile; le idee viaggiavano da un capo all’altro dell’Europa, dai Balcani ai Pirenei, dall’Italia centro-settentrionale alla Bosnia. Partendo da un ricordo legato all’utilizzo della parola bogre da parte del padre, il regista Fredo Valla e la sua troupe intraprendono dunque un viaggio attraverso quattro terre (Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia) alla ricerca delle relazioni culturali e religiose tra i due movimenti.
È eretico colui che afferma il diritto/dovere di scegliere secondo coscienza (“eresia”, non a caso, deriva dal greco haìresis, scelta). Bogre riscopre una storia “estirpata dai libri di storia” e a partire da un’eresia che attraversò il medioevo europeo propone una riflessione sul nostro recente passato segnato da persecuzioni e genocidi come la Shoah e sul tempo presente con fenomeni di intolleranza che non paiono venir meno. Bogre è una storia di idee, di religioni, di incontri, di persone, di poteri. Un film in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco), un andare e tornare e ripartire ancora per rispondere a domande, svelare storie cadute nell’oblio, dare spazio alle differenze, valorizzare spiritualità e culture lontane e vicine, aiutare il pensiero a essere critico. L’andirivieni, del resto, era un movimento tipico dei Bogre del medioevo, quegli eretici costretti a fuggire per vivere, e condividere le proprie idee, nello spazio europeo ben prima che l’Europa fosse unita.
Fredo Valla racconta…
“Bogre è un film sulla libertà di pensiero, sul diritto di scegliere, su un’idea di giustizia in opposizione ai poteri intolleranti. Le vicende di questi eretici trovano purtroppo un parallelo in storie a noi più vicine, come la Shoah, il genocidio armeno, l’intolleranza verso chi e diverso da noi e viene a “invadere” l’Occidente civilizzato. I bogre di oggi. Una storia estirpata dai libri di storia che ritorna, perché, ahimé, mai niente finisce“.