In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, lunedì 17 maggio la piattaforma italiana di streaming Streeen propone, visibile in tutto il mondo, Bullied To Death, il film diretto da Giovanni Coda che inaugura il 26° V-art, Festival Internazionale Immagine d’Autore di Cagliari e sarà fruibile in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano, gratuitamente, a partire dalle ore 8.30 fino a mezzanotte. La pellicola ha vinto il Premio al Miglior Lungometraggio all’Omovies Festival di Napoli, Italia, l’Humanity Award all’Amsterdam New Renaissance Film Festival, il Premio al Miglior Lungometraggio a L’Aquila LGBT Film Festival, il Best Avant-Garde Innovation Award al Melbourne Documentary Film Festival e ha ottenuto menzioni speciali in altri festival.
Il film
Giovanni Coda prende spunto dalla vera storia di uno youtuber suicidatosi in seguito ad una sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyber bullismo di stampo omofobo e grassofobo dopo il suo coming out come omosessuale. Il suo nome era Jamey Rodemeyer, viveva a Buffalo e aveva anche partecipato al progetto It Gets Better, che ha avuto una versione italiana chiamata Le cose cambiano. Rodemeyer ci ha lasciato nel settembre del 2011. Aveva scelto di essere una figura pubblica per dare il proprio contributo nell’aiutare altri adolescenti lgbt+ e per riscattarsi. Aveva una grande ammirazione per Lady Gaga, a sua volta attaccata dai bulli, e a lei dedicò il suo ultimo tweet prima di impiccarsi. La sua storia ha fatto il giro del mondo e serie americane come Glee vi alludono per l’importanza che ha avuto nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Il regista lega alla storia di Jamey le storie di altre persone gay, lesbiche e trans, vittime di attacchi omofobi, uccise o indotte al suicidio, in diverse parti del mondo. Coda nel 2016 immagina che il 17 maggio 2071, a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la Giornata internazionale contro contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrovi unito in una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata. Attori e performer si alternano nell’incarnare la voce narrante.
Giovanni Coda racconta…
“La storia di Jamey Rodemayer è la più nota ma nel film ne cito anche altre: Matthew Shepard fu massacrato e ucciso. Duduzile Zoso era lesbica e fu violentata prima di esssere uccisa. Zachary Dutro-Boggess fu ucciso dalla madre perché semplicemente temeva poteva essere gay. Leelah Alcorn era una ragazza trans che si suicidò. Episodi di violenza di genere e omotransfobica si registrano ogni giorno, ovunque. Il mio film infatti non identifica alcun luogo preciso: è un film ambientato, letteralmente, nel mondo. Per questo ho scelto attori italiani, sardi, e un attore internazionale come Tendal Mann. Bulliied To Death è uno strumento per dire, ad esempio, che i media devono fare la propria parte e che il ddl Zan va approvato subito”.