Lottatore e filosofo ma anche attore, regista, sceneggiatore e produttore: Bruce Lee è la Star delle arti marziali per eccellenza. Entrato nella leggenda anche per via della sua morte (non priva di mistero) giunta a soli 33 anni a causa di un edema cerebrale e di un farmaco antidolorifico (una pastiglia di Equagesic) che gli risultò fatale: si addormentò senza più svegliarsi. La figura di Bruce Lee è stata di grande impatto e riferimento per la comunità cinese in tutto il mondo, divenendo un’autentica icona. Nel 1993 è stato anche onorato con una stella sulla Hollywood Walk of Fame a Los Angeles.
Nato il 27 novembre 1940 a San Francisco e cresciuto a Hong Kong, Bruce Lee è considerato uno dei più influenti artisti marziali di tutti i tempi, nonché l’attore più ricordato per la presentazione delle arti marziali cinesi al mondo intero. I suoi film, prodotti a Hong Kong e ad Hollywood, elevarono ad un nuovo livello di popolarità e gradimento le pellicole di arti marziali, facendo aumentare per la prima volta ed improvvisamente anche l’interesse per questo tipo di discipline in Occidente. La direzione ed il tono delle sue opere influenzarono profondamente i film di arti marziali di Hong Kong, che fino ad allora mostravano più un senso teatrale che realistico delle scene.
Nel 1964 sposò la scrittrice statunitense Linda Emery dalla quale ebbe due figli: Brandon nel 1965 e Shannon nel 1969. Lee interpretò il suo primo ruolo da protagonista nel film Il furore della Cina colpisce ancora del 1971 (diretto da Lo Way) cui seguì Dalla Cina con furore, pellicole grazie alle quali ottenne vasta celebrità internazionale. Proprio quest’ultima, un autentico must per gli amanti del genere, ha ispirato diversi film negli anni a venire, tra cui anche Kill Bill.
Successivamente fondò una propria casa di produzione, la Concord Production, in società con Raymond Chow della Golden Harvest. Sotto tale egida co-produsse, scrisse, diresse e interpretò L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente nel 1972, in cui fece comparsa anche Chuck Norris in quella memorabile scena del duello al Colosseo, che divenne la più celebre di arti marziali nella storia del cinema. Richiese tre giorni di riprese, e venti pagine di sceneggiatura scritte e disegnate da Lee.
Nel 1973 ottenne il ruolo di protagonista in I tre dell’Operazione Drago, film che lo consacrò come divo internazionale, per il quale fece anche da coreografo per le scene di combattimento e co-produttore con la sua Concord Production. Il film fu il secondo maggior incasso della Warner Bros e consolidò l’immagine di Lee come leggenda delle arti marziali.
Da stasera 3 giugno, ogni martedì, Studio Universal lo omaggerà con un ciclo di 5 pellicole cult da lui interpretate: Il furore della Cina colpisce ancora (1971), Dalla Cina con furore (1972), L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente (1972), L’ultimo combattimento di Chen (1978) e L’ultima sfida di Bruce Lee (1981) in cui Lee compare in immagini di repertorio.