25 giugno 2009: cinque anni fa esatti si spegneva Michael Jackson, a soli 50 anni. Una morte prematura per quello che tutti consideravano The King of Pop. Innovatore assoluto, ballerino strepitoso con una voce unica al mondo. Solo una settimana più tardi, avrebbe iniziato a Londra This Is It, il suo tour d’addio. Uno spettacolo senza precedenti che aveva già fatto il sold out per tutte le date previste (inizialmente erano 10 ma poi aumentarono a 50).
Insieme al suo collaboratore Kenny Ortega, la popstar preparò le scene e le coreografie per quei concerti che furono annullati dopo la tragica notizia. Tutto il materiale video girato nel backstage fu acquisito dalla Sony Pictures e diventò l’omonimo film This Is It in cui vediamo il protagonista insieme a tutto il cast durante le settimane di prove per il grande evento. Non mancano anche testimonianze e interviste, motivo per cui quel film si può considerare un documentario più che uno show-movie. Il film uscì il 28 ottobre 2009, poco più di quattro mesi dopo la sua scomparsa. I suoi fans lo videro ugualmente This Is It, non più dal vivo, ma al cinema. E non era la prima volta.
Ripercorrendo la carriera di MJ, troviamo infatti diversi lavori cinematografici. Si parte con The Wiz, pellicola del 1978 remake del Mago di Oz diretta da Sidney Lumet, dove Michael Jackson al suo debutto sul grande schermo, recita nei panni dello spazzacamino. Al suo fianco Diana Ross e Quincy Jones che firma la colonna sonora. Il film fu candidato a ben quattro Premi Oscar.
Nel 1985 ecco Captain EO (scritto anche Captain Eo), un cortometraggio musicale di fantascienza proiettato la prima volta nel 1986. Realizzato e interpretato da Michael Jackson, diretto da Francis Ford Coppola e prodotto da George Lucas, il corto fu realizzato per la Walt Disney Productions per essere proiettato in esclusiva nei parchi Disney di tutto il mondo. Anche se con una durata di soli 17 minuti, Captain EO fu allora il film più costoso mai prodotto (si stimano cifre che sfiorano i 24 milioni di dollari!). Diversi erano infatti gli effetti speciali 3D: laser sparati sulla testa del pubblico, luci sui muri, fumogeni e campi stellari per tutto il teatro.
La storia si ispira al fumetto Eclipse Comics3-D Special #18: Captain Eo (dal greco “Eos” che significa “Alba”), durante una navigazione interplanetaria, verrà catturato insieme al suo equipaggio e trascinato al cospetto della regina (Angelica Houston). Captain Eo salverà il mondo, trasformando tutte le strane creature e la regina stessa in esseri fiabeschi, a colpi di passi di danza. La canzone principale della colonna sonora è We Are Here To Change The World, mentre nel finale, sui titoli di coda, è possibile sentire Another Part of Me; in realtà una versione primordiale della traccia omonima, in seguito riadattata per l’album Bad, le cui registrazioni sono cominciate nel 1985 e terminate nell’inverno 1987.
Moonwalker (titolo ispirato al suo famoso passo di danza) è un film del 1988 di Michael Jackson, diretto da Jerry Kramer che raccoglie diversi videoclip e filmati, molti dei quali appartengono all’album Bad. Michael Jackson, che impersona sé stesso, deve proteggere tre suoi piccoli fan e amici – interpretati da Kellie Parker nella parte di Katie, Sean Lennon in quella di Sean e Brandon Adams nella parte di Zeke – da Mr. Big, perfido e malvagio spacciatore (Joe Pesci) e dal suo esercito di sgherri. Nonostante l’argomento socialmente impegnativo (la lotta contro la diffusione delle droghe tra i bambini nel mondo), il film ha momenti di grande comicità (vi ricordate il baby-rifacimento di Bad con Zeke-Brandon Adams?).
Da ricordare anche il video di Smooth Criminal (ambientato negli anni ’30 con ambientazione gangster). Il film è ricco di artifici tecnici e la lotta tra il bene (Michael) e il male (Mr.Big) ha la sua apoteosi quando la star si trasforma in un’astronave-androide e sconfigge il nemico ristabilendo la serenità e la pace.
Ghosts è un mediometraggio ed è considerato il video musicale più lungo della storia, con i suoi 38 minuti di durata. Filmato e proiettato nel 1996, uscì insieme alle stampe fotografiche del film Stephen King’s Thinner. Il corto, scritto da Stephen King e diretto da Stan Winston, si rifà al genere horror e richiama il precedente videoclip di Michael Jackson, Thriller. Il mini film parla di un terrificante “Maestro”, dotato di poteri soprannaturali, che è stato relegato nel suo castello dal sindaco della città. Il film include alcuni pezzi ballati da Michael Jackson e la sua “famiglia” di fantasmi. Tutte le canzoni presenti sono tratte dagli album HIStory: Past, Present and Future – Book I e Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix. Michael Jackson interpretò ben quattro ruoli (il Maestro, il Sindaco, lo Scheletro e il Mostro).
Nel 2002 arrivò il controverso Living with Michael Jackson, il documentario della Granada Television in cui il giornalista britannico Martin Bashir intervistò Michael Jackson durante un periodo di 8 mesi: dalla metà del 2002 a gennaio 2003. Trasmesso prima nel Regno Unito e poi negli USA, le rivelazioni di Jackson sulla sua vita personale estrapolate dall’intervista sono state uno dei fattori che lo hanno portato verso il processo per molestie su minori. Jackson rispose allo scandalo divulgando un altro filmato, Take Two – The Footage You Were Never Meant To See’, che mostrava la stessa intervista fatta con Martin Bashir, registrata però con le telecamere personali di Michael Jackson e senza tagli. Nonostante venne dimostrata la cattiva fede di Bashir (che con il suo montaggio aveva cercato di mettere in cattiva luce il cantante), il danno era stato fatto e il processo non fu evitato.
Sempre nel 2002, in Men In Black II, diretto da Barry Sonnenfeld, la pop star interviene con un cameo in cui interpreta se stesso nei panni di un apprendista agente-alieno. Il film, con la coppia Tommy Lee Jones e Will Smith, ebbe un clamoroso successo.
In Miss Cast Away, una commedia del 2004 scritta e diretta da Bryan Michael Stoller, Jackson appare nei panni dell’agente M.J. Nella colonna sonora ci sono inoltre due suoi pezzi: Billie Jean e Beat It, entrambi contenuti nell’album Thriller, l’album più venduto nella storia della discografia.
Dopo il già citato This Is It del 2009, David Gest nel 2011 realizza il documentario The Life Of an Icon. Sullo schermo ripercorriamo tutta la storia del Re del Pop, dall’infanzia nell’Indiana al suo rapporto con il padre Joe che lo ha sempre sostenuto anche durante i casi giudiziari, dal geniale successo di Thriller fino agli ultimi istanti della sua vita. Attraverso rarissime riprese, performance in diretta TV di Michael Jackson e dei Jackson Five e brani originali del periodo Motown.
Bad 25, il documentario diretto da Spike Lee, pubblicato il 18 settembre 2012 in occasione del 25º anniversario dell’album Bad e presentato fuori concorso alla 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film ripercorre la creazione dell’album con il relativo tour promozionale e i retroscena avvalendosi anche di interviste a celebrità e ai collaboratori di Michael Jackson (tra gli altri, le cantanti Sheryl Crow e Siedah Garret con cui ebbe modo di duettare).
“La gente, semplicemente desidera una cosa sola: amare ed essere amata”
Michael Jackson