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CAMERABOOK – One Day Footballer, la finestra sul prato firmata da Alberto Patelli

oneday_1000pxVenerdì 17 giugno alle ore 18.00 presso la Biblioteca Aldo Fabrizi (Via Treia, 14 – Roma) sarà presentato One Day Footballer – Una Finestra Sul Prato, il libro – edito da Il Ciliegio – scritto dall’attore Alberto Patelli. Si tratta di un romanzo di calcio, amore e guerra, con protagonista il personaggio di fantasia Rick, un calciatore inglese della metà degli anni venti e la fine dei trenta dello scorso secolo. Questo ragazzo dal carattere piuttosto riservato, si dimostra in campo un leader per talento, personalità, inventiva. Ancora molto giovane incontra la donna della sua vita, Ellen, ragazza colta, volitiva ed impegnata nel sociale. L’amore tra i due è forte, profondo, in grado di colmare la distanza dovuta alla frequentazione di ambienti molto differenti tra loro. La prima guerra mondiale ha lasciato una pesante situazione economica anche in Inghilterra, una situazione che si ripercuote sul lavoro e dunque sulle famiglie. Ellen si impegna con gagliarda spinta emotiva per dare il suo contributo al rilancio sociale e, senza dubbio, si può considerare anche lei una protagonista del romanzo. La coppia attraverserà diverse vicissitudini che influenzeranno in maniera determinante la carriera calcistica di Rick. La guerra di Spagna irromperà prepotentemente nella storia. Ellen aderirà alle Brigate Internazionali agendo in prossimità del fronte e rimanendo gravemente ferita ma Rick sarà determinante nel completo recupero dalla sua infermità in cambio però della ennesima, forzata interruzione nella sua ascesa nel mondo del calcio. I due adotteranno un bambino spagnolo evacuato dalla guerra e Rick riuscirà avventurosamente a farlo ricongiungere con la madre sul suolo messicano. Lì oltreoceano, a distanza di anni, Rick verrà ricordato come “One day footballer”, il giocatore di un giorno.

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Alberto Patelli racconta…

“Un bambino con un vecchio pallone, un prato, la nebbia… da qui è partita l’idea che poi, nell’indispensabile studio del periodo nel quale ho fatto vivere il racconto, si è arricchita progressivamente come se avesse vita propria, appassionandomi nel mentre facevo scorrere la penna. Questo romanzo l’ho finito di scrivere quasi tre anni fa. Dunque, da quel giorno è passato un tempo attraversato da pandemia e ora anche da una folle guerra. L’attesa di pubblicazione, di conseguenza, è sembrata quasi infinita ma ciò è servito a rendermi ancor più chiaro che la storia che ho scritto, pur riferendosi a quasi cento anni fa è attualissima perché, come le nostre vite, fatta di gioie e dolori dovute a circostanze che si ripetono nel tempo. Il calcio ha preso e prende una parte importante della mia vita; l’ho praticato a livello agonistico e lo seguo tuttora con un interesse che va anche oltre il lato meramente sportivo”.

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