Esce in questi giorni la monografia Tom Hanks – Un Attore tra le Storie di Maria Saccà, edita da AG Book Publishing, con la prefazione di Luigi Nepi, docente titolare del Laboratorio di Critica cinematografica presso l’Università degli Studi di Firenze. Una delle maggiori star di Hollywood, due volte premio Oscar® per Philadelphia e Forrest Gump, Tom Hanks può vantare nella sua carriera la partecipazione a film che sono entrati a pieno titolo nella storia del cinema. Questo libro ripercorre la sua evoluzione artistica dagli esordi ai giorni nostri, caratterizzata da una grande versatilità che lo ha portato a essere attore, regista, produttore, sceneggiatore e doppiatore. L’analisi si sofferma, in particolare, su Cloud Atlas, dove Hanks veste i panni di sei personaggi completamente diversi tra loro, ed esamina anche le sue interpretazioni più recenti, mostrando come abbia mantenuto nel corso degli anni delle componenti coerenti che gli hanno permesso di diventare uno dei divi più amati di sempre.
Questa monografia ricostruisce il cammino artistico di Tom Hanks dai primi ruoli in commedie quali Splash – Una Sirena a Manhattan e Bachelor Party – Addio al Celibato fino alla consacrazione come star internazionale. Proprio una commedia, Big, gli regala la prima candidatura all’Oscar® per il miglior attore protagonista. A dargli un successo immenso sono due capolavori della cinematografia mondiale, Philadelphia e Forrest Gump, che gli fanno vincere per due anni consecutivi l’ambita statuetta, orientando la sua carriera verso progetti sempre più impegnati. Nel tempo, l’eclettismo di Hanks si mostra non solo nei ruoli scelti, ma anche nell’attività di regista, produttore, sceneggiatore e doppiatore.
Tom Hanks è il Capitano Sully (Copyright: © 2016 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC.- Photo Credit: Keith Bernstein)
La prima parte del volume è dedicata alla biografia e alla filmografia dell’attore, con una particolare attenzione per Cloud Atlas, scritto e diretto dalle sorelle Wachowski e Tom Tykwer, dove lui ha ben sei ruoli diversi. La seconda parte si concentra sulla recitazione di Hanks e, attraverso un’analisi dettagliata del suo percorso dai teen movies a The Post di Steven Spielberg, mostra come sia progressivamente riuscito a instaurare un rapporto simbiotico con i personaggi interpretati, non recitandoli ma vivendoli.
