Dal 23 settembre sarà disponibile nelle librerie d’Italia e sulle piattaforme online, Un Sorriso e un Enigma. Il Cinema di Michel Piccoli, Attore (pagine 158), edito da Mimesis di Milano, il nuovo libro del critico cinematografico Marco Luceri dedicato a Michel Piccoli (1925-2020), colui che è stato uno dei più importanti attori francesi e uno dei volti simbolo del cinema d’autore europeo. Interprete dalla lunghissima carriera, iniziata nella Parigi del dopoguerra, Piccoli ha creato uno stile di recitazione unico e imprevedibile, incarnando una qualité surreale e straniante. Lo ha fatto dando corpo e voce ai personaggi ambigui del cinema moderno, recitando accanto a grandi dive come Brigitte Bardot (Il disprezzo), Catherine Deneuve (Bella di giorno) e Romy Schneider (L’amante) e spaziando dai raffinati borghesi dei film di Claude Sautet (Il comissario Pelissier) a quelli tragicomici di Marco Ferreri (Dillinger è morto e La grande abbuffata), due registi con cui Piccoli ha condiviso un’affinità senza pari. Arrivando poi a incarnare la versione matura di quelle inquietudini (La bella scontrosa e Habemus papam), senza mai smettere di proseguire una propria ricerca professionale. Perché per Piccoli la vera arte dell’attore significa soprattutto non smettere mai di essere curiosi nei confronti degli esseri umani e del mondo. “Un sorriso e un enigma. Il cinema di Michel Piccoli, attore” è la prima monografia italiana sull’attore.
Marco Luceri racconta…
“Mancava in Italia uno studio approfondito sul cinema di questo grande artista. Sebbene Piccoli sia ampiamente riconosciuto come uno degli attori che più hanno saputo contribuire con la propria creatività alla buona riuscita di tanti capolavori della storia del cinema, tante sono le questioni che meritano un approfondimento. In che cosa consiste questo così significativo apporto dato al cinema dall’attore francese? Attraverso quali strumenti egli riesce a costruire i suoi personaggi? Qual è il suo rapporto con i registi e gli altri attori/attrici con cui ha lavorato? Esiste, in definitiva, uno stile, originale e riconoscibile, di cui Piccoli è creatore e portatore? E se esiste, come è nato questo stile, come si è evoluto e come si è adattato ai diversi contesti in cui è stato applicato, lungo una carriera lunga oltre mezzo secolo? Questo libro cerca di dare delle risposte a queste domande”.