Ancora Italia a Cannes. Al Festival oggi è stato infatti presentato Incompresa, il film di Asia Argento selezionato nella categoria A Certain Regard. Dal nome del personaggio alle coincidenze anagrafiche del personaggio, tutto fa pensare ad un lavoro autobiografico. Eppure “Se avessi voluto raccontare una storia autobiografica avrei girato un documentario su me stessa” ha chiarito subito l’attrice che in questa occasione ha vestito i panni della regista, nove anni dopo Ingannevole è il Cuore più di Ogni Cosa. Dopo Alice Rohrwacher, ecco quindi un’altra donna a rappresentare il nostro cinema sulla croisette.
La trama è dichiaratamente la versione al femminile del commovente Incompreso – Vita col Figlio di Luigi Comencini (1966). Qui invece siamo nel 1984, Aria (una eccellente Giulia Salerno) è una bambina di nove anni che vive due sorellastre, Lucrezia e Donatina (la dodicenne Anna Lou Castoldi, la figlia che l’Argento ha avuto da Morgan) e che soffre per la separazione dei suoi genitori che se la contendono. Il padre è un attore famoso (Gabriel Garko, ben calato nel ruolo di divo) mentre la madre è una pianista di successo (Charlotte Gainsbourg, reduce dal Nymhomaniac di Von Trier).
La ragazzina vaga per la città, sola e incompresa, con un gatto nero in una gabbietta. Non trova mai il suo posto, né prima né dopo. Ogni sua azione viene fraintesa e scatena conseguenze negative. Dopo che i genitori si separano, passa dalla casa della mamma a quella del papà, e da entrambe viene sempre cacciata a male parole. Ma le delusioni non si limitano solo alla famiglia: se il ragazzino di cui si innamora la ignora completamente, anche l’amicizia con una compagna di scuola si rivelerà un’esperienza mortificante e deprimente.
Il film si mette dal punto di vista dei bambini e si schiera nettamente dalla loro parte. Gli adulti falliscono, divorziano. Affamati di fama, inseguono i propri interessi che mettono al di sopra di qualsiasi cosa, anche dei propri figli. I ‘grandi’ sono menomati, ciechi e sordi alle richieste di amore e di attenzione di Aria. Distratti, egoisti, eccessivamente severi quando non serve. Disordinati, inadeguati, come gli ambienti in cui vivono, inadatti per un minore. E poi sigarette, droghe, alcool.
Le generazioni si invertono: sono gli adulti che hanno bisogno di crescere, di formarsi, di imparare. Asia Argento si è detta “più attenta al giudizio dei bambini rispetto a quello dei critici”, poiché il suo intento era quello di “tirare fuori il bambino che sta dentro di noi, anche quando siamo diventati grandi”.
Il film arriverà nelle nostre sale il 5 giugno, distribuito da Good Films.