Con Io, Lui, Lei e L’Asino e L’Amante Russo la Kitchen Film distribuisce due film originali e provocatori che saranno presentate in anteprima italiana alla undicesima edizione del Rendez-Vous, il Festival del Nuovo Cinema Francese dal 9 al 13 giugno 2021. Due film irriverenti e trasgressivi diretti da due registe che mettono al centro dell’obiettivo le donne viste fuori dai comuni stereotipi, controcorrente, esagerate nei sentimenti come nell’esplorazione della propria femminilità, pericolose, ribelli, in una parola: libere.
Io, Lui, Lei e L’Asino
Il 10 giugno l’uscita in sala e in piattaforma Io, Lui, Lei e L’Asino, che il 9 giugno aprirà proprio il Rendez-Vous 2021. Diretto da Caroline Vignal e intepretato da Laure Calamy, Benjamin Lavernhe de la Comédie-Française e Olivia Côte, commedia neo-western femminista – selezionata al Festival di Cannes 2020 – ha entusiasmato il pubblico e la critica francese e ha coronato la protagonista – la sensazionale Laure Calamy, conosciuta in Italia per il ruolo di Noémie Leclerc nella serie Call my agent! – con il Premio César 2021. Al centro di questo racconto di emancipazione, brillante e solare, che strizza l’occhio alle commedie di Éric Rohmer, l’imprevedibile viaggio sul cammino di Stevenson della buffa Antoinette alle prese con il suo mal d’amore. Una volta arrivata nella cornice dei magnifici paesaggi montuosi del Midi, la donna non troverà traccia del suo amante, ma si ritroverà a tu per tu con Patrick, un asino recalcitrante che l’accompagnerà in un viaggio molto singolare.
L’Amante Russo
Il 17 giugno, invece, l’uscita di L’amante russo, che verrà presentato sempre in anteprima italiana al Rendez-Vous dalla regista franco-libanese Danielle Arbid. Passato in Selezione ufficiale al Festival di Cannes 2020. Protagonista l’intensa e magnetica Laetitia Dosch, astro nascente del cinema francese. L’attrice ha conquistato a Cannes la Caméra d’Or per Jeune Femme di Léonor Serraille. L’amante russo è l’adattamento del libro omonimo della scrittrice Annie Ernaux, pubblicato nel 1992, un racconto autobiografico, tradotto in oltre 20 lingue, che aveva fatto scandalo per il suo timbro erotico e sovversivo. Al centro del film l’esplorazione dei limiti di una relazione impossibile, quella vissuta da Hélène (Laetitia Dosch), una intellettuale, docente universitaria e madre divorziata, e Alexandre (Serguei Polunin), diplomatico russo sposato. Danielle Arbid, con intensità e sensualità, traduce in immagini l’erranza di una donna in preda al potere del proprio desiderio.