Si è da poco spento Christopher Plummer, suberbo attore tra teatro, tv e cinema (sul grande schermo è apparso in oltre cento film). Una straordinaria carriera lunga 70 anni la sua, stracolma di riconoscimenti, premi, e applausi a scena aperta. Vita e arte che ha descritto nella sua autobiografia In Spite of Myself, molto amata dai lettori e dai critici, diventata un vero bestseller.
Debutto in teatro
Cresciuto a Montreal, Christopher Plummer ha iniziato la sua carriera professionale in teatro e alla radio, lavorando sia in francese che in inglese. Dopo il debutto newyorchese dovuto ad Eva Le Gallienne (1954), è stato protagonista di molte celebri produzioni a Broadway e nel West End di Londra, ottenendo riconoscimenti su entrambe le sponde dell’Atlantico. È stato un membro del Royal National Theatre diretto da Sir Laurence Olivier e della Royal Shakespeare Company diretta da Sir Peter Hall, con la quale ha vinto un London’s Evening Standard Award come miglior attore in Becket; negli anni della sua formazione è stato anche membro dello Stratford Festival in Canada, diretto da Sir Tyrone Guthrie e Michael Langham.
Il cinema, la tv
Da quando Sidney Lumet lo ha voluto sul grande schermo in Fascino Del Palcoscenico (1958), le sue interpretazioni al cinema si sono moltiplicate. Tra i suoi film più celebri: L’Uomo Che Volle Farsi Re, I Lunghi Giorni Delle Aquile, Waterloo, La Caduta Dell’Impero Romano, Star Trek VI – Rotta Verso L’Ignoto, L’Esercito Delle 12 Scimmie e il film – vincitore agli Oscar nel 1965 – Tutti Insieme Appassionatamente che lo fece diventare famosissimo. Tra le sue interpretazioni più recenti ci sono quelle in: Insider – Dietro La Verità (nel ruolo di ‘Mike Wallace’, National Film Critics Award), l’apprezzatissimo A Beautiful Mind, Man in the Chair, Partnerperfetto.com, Il Mistero Dei Templari, National Treasure, Syriana e Inside Man. Le sue apparizioni televisive, il cui numero sfiora il centinaio, comprendono Hamlet at Elsinore, per la BBC e premiato agli Emmy, di cui è stato protagonista; le produzioni premiate agli Emmy di Uccelli di Rovo, Il Processo di Norimberga, Little Moon of Alban e Muhammad Ali’s Greatest Fight della HBO, per i quali ha avuto sette candidature agli Emmy, vincendone due.
Grandi riconoscimenti
Oltre ai diversi riconoscimenti ottenuti in Gran Bretagna, USA, Austria e Canada, è stato il primo attore a ricevere il Jason Robards Award, assegnato in memoria del suo grande amico e collega; ha inoltre vinto l’Edwin Booth Award e il Sir John Gielgud Quill Award. Nel 1968, per volontà di Elisabetta II, è stato insignito del titolo di Companion of the Order of Canada (cavalierato). Con una laurea onoraria assegnatagli dalla Juilliard, ha ricevuto anche il Premio alla Carriera dal Governatore Generale del Canada nel 2000. Nel 1986 è stato inserito nel Theater Hall of Fame e nel 2000 nella Walk of Fame canadese.
Tra palco e grande cinema
Tra gli altri progetti di Plummer ci sono anche i film di animazione Up, 9 e My Dog Tulip, oltre al ruolo da protagonista nel film Parnassus – L’Uomo Che Voleva Ingannare Il Diavolo, diretto da Terry Gilliam. Ha vestito i panni del grande romanziere Tolstoy al fianco di Helen Mirren in The Last Station grazie al quale ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar nel 2010. A questa ha fatto seguito un’altra candidatura, e la vittoria come Miglior Attore Non Protagonista per Beginners, film scritto e diretto da Mike Mills, ed è poi apparso quello stesso anno nel film di David Fincherr Millennium – Uomini Che Odiano Le Donne. Nei mesi di Luglio e Agosto del 2012 è tornato allo Stratford Festival per interpretare il suo monologo intitolato A Word or Two, diretto da Des McAnuff. Nel 2013 era nel cast con Shirley MacLaine in Elsa & Fred diretto da Michael Radford; in Hector e la Ricerca Della Felicità, diretto da Peter Chelsom; in La Canzone Della Vita – Danny Collins con Al Pacino e Annette Bening per lo sceneggiatore e regista Dan Fogelman; e in The Forger – Il Falsario, con John Travolta e diretto da Phillip Martin.
Ancora grandissimo
Nel 2015 è apparso in Remember, il film di Atom Egoyan mentre nel 2017 in The Exception, tratto dal romanzo The Kaiser’s Last Kiss con Lily James, in Dickens – L’Uomo Che Inventò il Natale (nei panni di Scrooge), con Dan Stevens, mentre più recenti sono le sue presenze in Tutti I Soldi Del Mondo di Ridley Scott (in sostituzione di Kevin Spacey, all’epoca travolto dallo scandalo-molestie) e nella Cena Con Delitto. Nel 2020, ecco il suo ultimo film Era Mio Figlio, scritto e diretto da Todd Robinson.