Quattro titoli programmati per le Piazze di Cinema. Un capolavoro del cinema italiano per inaugurare la rassegna dedicata ai 170 anni del Teatro Bonci. Una mostra fotografica che ripercorre la sua vita e i suoi successi. Quest’estate Cesena rende omaggio ad uno dei più grandi attori di sempre del nostro cinema, Marcello Mastroianni.
Ciao Marcello! È così che è intitolata la mostra fotografica dedicata a questo mito del cinema aperta alla Galleria Comunale d’arte Palazzo del Ridotto fino all’11 luglio. Un viaggio emozionante che attraversa mezzo secolo di grande cinema attraverso diverse sezioni: Il Giovane Mastroianni (gli esordi negli anni ’50 e le prime affermazioni); Gli Anni della Dolce Vita (il decennio di grande notorietà degli anni ’60); Marcello e i suoi Registi (Federico Fellini, ma anche Marco Ferreri, Ettore Scola e altri autori); Portraits (ritratti sul set); Compagni di Strada (gli attori famosi con cui Mastroianni ha condiviso uno o più film); Mastroianni nella fototeca Lorenzo Pellizzari; Sophia, Catherine e le Altre (le dive con cui Mastroianni ha lavorato).
Di tutte queste iniziative ne abbiamo parlato con l’Assessore alla Cultura di Cesena, Christian Castorri.
Quest’anno le Piazze di Cinema di Cesena omaggiano Marcello Mastroianni nel ventennale della morte. Perché avete scelto lui come simbolo di questa edizione?
E’ stato scelto Mastroianni perché è il ventennale della morte e gli anniversari sono spesso occasioni per riportare alla memoria avvenimenti o personaggi di cui si corre il rischio di dimenticarsi. Ci è sembrato giusto richiamare l’attenzione su Mastroianni perché è stato uno dei grandissimi attori del nostro cinema.
In Piazza Amendola verranno proiettati quattro titoli che lo vedono protagonista: Mi Ricordo Sì, Io Mi Ricordo (14 luglio), 8 e ½ (15 luglio), Una Giornata Particolare (19 luglio) e L’Assassino (21 luglio, Chiostro San Francesco). Come è nata la scelta di questi titoli?
La scelta dei titoli è legata alla nuova edizione dei film, tra quelli restaurati questi che presentiamo ci sembrano particolarmente significativi del suo modo di recitare e di costruire un personaggio, oltre che della sua lunghissima carriera.
Marcello Mastroianni, uno dei simboli eterni del cinema italiano che mosse i primi passi in teatro. E proprio il prossimo 4 luglio in Piazza Amendola proietterete Matrimonio all’Italiana, capolavoro di Vittorio De Sica che aprirà la rassegna dedicata ai 170 anni del Teatro Bonci. Trova che Mastroianni rappresenti ancora oggi Il Talento “tra Schermo e Palcoscenico”, come recita il sottotitolo della rassegna?
Mastroianni rappresenta ancora oggi un esempio per chi volesse muoversi tra cinema e teatro, anche per la maniera ironica di intendere la professione. Mi piace ricordare che con quella che è stata la sua ultima fatica professionale, ossia la tournè teatrale de Le Ultime Lune, nel 1996, Mastroianni è passato al Bonci, il nostro teatro comunale, lasciando un segno profondo.
Dallo scorso 24 giugno all’11 luglio è invece allestita la mostra fotografica Ciao Marcello! Una collezione di scatti, divisi in sezioni, che raccontano la vita e l’arte del bell’Antonio nazionale. Cosa ci può raccontare di questo fantastico viaggio fotografico? Per chi lo ama è un appuntamento imperdibile…
Si tratta di un altro modo per omaggiare Mastroianni attraverso un’esposizione di foto appartenenti ai fondi del nostro Centro Cinema e della Cineteca di Bologna, diverse delle quali proposte per la prima volta. Un percorso per immagini per ripercorrere la carriera di Mastroianni ma anche per avere la possibilità di scoprire quali preziosi materiali sono conservato nei nostri archivi.
Secondo lei cosa rappresenta ancora oggi Mastroianni per i ragazzi che vogliono diventare attori e fare cinema? Quanto è importante, per le nuove generazioni, rivedere le sue pellicole e conoscere la sua vita?
Non so cosa possa rappresentare oggi Mastroianni per le nuove generazioni ma credo sia molto importante proporre occasioni per far conoscere la nostra storia, culturale e non, i momenti significativi e i personaggi che l’hanno caratterizzato.
Da Mastroianni ad Alba Rohrwacher, la grande ospite di questa nuova edizione di Piazze di Cinema. Secondo lei il nostro cinema riesce ancora a far emozionare (soprattutto sotto le stelle)?
Lo slogan che caratterizza Piazze di Cinema fin dal suo esordio è “per condividere un’emozione” e credo che il programma allestito per questa sesta edizione sia in grado di rispondere a quell’impegno.
Intervista di Giacomo Aricò in collaborazione con Giulia Farneti