Versatile come pochi, giovedì 10 settembre è il 60° compleanno di Colin Firth, un grandissimo attore che vanta una carriera straordinaria, tra Teatro, Cinema e Televisione. Oltre ai grandi riconoscimenti ottenuti (premio Oscar come Miglior Attore Protagonista per Il Discorso Del Re di Tom Hooper, nel 2009 vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per A Single Man di Tom Ford), Firth ha preso parte a decine di film che hanno fatto la storia.
Dal teatro al grande schermo
Nato a Grayshott, nello Hampshire, il britannico Colin Andrew Firth si avvicina al mondo del teatro fin da giovane. Nel 1983 interpreta Guy Bennett nella pluripremiata produzione teatrale londinese di Another Country e, già l’anno seguente, debutta sul grande schermo con l’adattamento cinematografico della medesima opera nel ruolo di Tommy Judd, a fianco di Rupert Everett nel ruolo di Bennett. Nel 1986 recita in tv nell’adattamento di Lost Empires, tratto dall’omonimo romanzo di J. B. Priestley, mentre nel 1987 è al fianco di Kenneth Branagh nella versione cinematografica di Un Mese In Campagna di J. L. Carr. Considerato dalla critica una giovane promessa del cinema (insieme a Gary Oldman, Tim Roth, Daniel Day-Lewis, Bruce Payne e Paul McGann, ovvero i Brit-Pack), nel 1989 ottiene il primo ruolo da protagonista al cinema nel Valmont di Milos Forman, al fianco di Annette Bening.
Febbre a(nni) 90
La seconda metà degli anni Novanta rappresentano la prima svolta per la carriera artistica di Colin Firth. Dopo aver preso parte ad altri film (da Le Ali Del Successo di Otakar Votocek, 1990, ad Amiche di Pat O’Connor, 1995), nel 1995 ottiene il successo sul piccolo schermo per il ruolo che lo ha consacrato, quello di Mr. Darcy nell’adattamento della BBC del romanzo Pride And Prejudice, che gli è valso una candidatura ai BAFTA come Migliore Attore e ai National Television Awards nella categoria Most Popular Actor. Successivamente recita nel film da Oscar Il Paziente Inglese (1996, di Anthony Minghella) mentre è protagonista, nei panni di un accanito tifoso dell’Arsenal (come è nella realtà), nel memorabile film cult-calcistico Febbre a 90° (1997, dall’omonimo romanzo di Nick Hornby). Un anno dopo, 1998, partecipa ad un altro film da Oscar, lo Shakespeare In Love di John Madden.
I primi 2000 e le commedie indimenticabili
Nel 2001 è tra i protagonisti nella straordinaria commedia di successo Il Diario Di Bridget Jones (parteciperà poi anche ai sequel, Che Pasticcio Bridget Jones, nel 2004, e Bridget Jones’s Baby, nel 2016). Lo stesso anno viene nominato ai Primetime Emmy Awards come Migliore Attore Non Protagonista nel film HBO apprezzato dalla critica Conspiracy (Conspiracy – Soluzione Finale). Dopo aver lavorato nuovamente al fianco di Rupert Everett ne L’Importanza Di Chiamarsi Ernest (2002), nel 2003 diventa prima il pittore Johannes Vermeer ne La Ragazza Con L’Orecchino Di Perla di Peter Webber, al fianco di Scarlett Johansson, poi uno dei personaggi della romantica e natalizia commedia corale Love Actually di Richard Curtis, un altro successo planetario (record di incassi in Inghilterra e in Irlanda nel giorno della sua uscita nelle sale e nella storia della Working Title Films).
Genere dopo genere fino all’Oscar
Capace di affrontare ogni tipo di genere cinematografico – oltre alle commedie, anche il thriller (come False Verità, 2005), lo storico (L’Ultima Legione, 2007) – biografico (nei panni dello scrittore e poeta Blake Morrison in And When Did You Last See Your Father? – nel 2008 si cimenta anche nel musical con Mamma Mia!, un altro grande successo (incassati mezzo miliardo di dollari in tutto il mondo). Formidabile anche nei film in costume (come Un Matrimonio All’Inglese, 2008, o Dorian Gray, 2009), e persino nei film d’animazione (A Christmas Carol di Robert Zemeckis, 2009 con la performance capture), è grazie al film drammatico A Single Man di Tom Ford (sempre 2009) che vince la sopracitata Coppa Volpi come Miglior Attore Protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia. La sintesi perfetta di tutte le sue corde d’attore è rappresentata da Il Discorso Del Re (2010, regia di Tom Hooper), film biografico-storico-drammatico, dove Firth veste i panni di re Giorgio VI portando sul grande schermo un uomo che aveva evidenti problemi di balbuzie. Un’interpretazione magistrale che nel 2011 gli è valso l’Oscar come Miglior Attore Protagonista (nonché un British Independent Film Award, un Critics’ Choice Award e un BAFTA).
Un successo dopo l’altro
Nel 2011 appare ne La Talpa di Tomas Alfredson, al fianco di Gary Oldman e Tom Hardy (altro film di successo), mentre nel 2012 recita in The Railway Man (Le Due Vie Del Destino) diretto da Jonathan Teplitzky e interpretato da Nicole Kidman e Jeremy Irvine. Il film è basato sulla vera storia di Eric Lomax, interpretato da Firth, un uomo alla ricerca di chi lo ha torturato quando era prigioniero durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 2014, Woody Allen lo sceglie per Magic In The Moonlight (al fianco di Emma Stone) e in quello stesso anno è protagonista in Kingsman: Secret Service nel ruolo di Harry Hart, una spia professionista. Anche in questo caso il film decolla ai botteghini, tanto da meritarsi un sequel nel 2017: Kingsman: Il Cerchio D’Oro (39 milioni di dollari solo nel primo weekend d’uscita nelle sale e Miglior Thriller agli Empire Awards 2018).
Nel 2016 è co-protagonista con Jude Law in Genius, un resoconto del periodo in cui Max Perkins è stato editore di libri presso la Scribner, supervisionando le opere di Thomas Wolfe, Ernest Hemingway e F. Scott Fitzgerald. Lo stesso anno esce Eye in the Sky (Il Diritto Di Uccidere), il primo film di Firth prodotto e distribuito dalla propria società cinematografica, la Raindog Films, da lui fondata insieme a Ged Doherty. Nel febbraio 2018 è al fianco di Rachel Weisz e David Thewlis nel drammatico Il Mistero di Donald C., recitando il ruolo di Donald Crowhurst, un velista che cerca di vincere la Golden Globe Race nel 1968 ma che finirà per affrontare un incredibile viaggio solitario, in mare, intorno al globo. Sempre nel 2018 riecco Rupert Everett che lo dirige The Happy Prince – L’Ultimo Ritratto di Oscar Wilde e, dopo aver preso parte al sequel-musical Mamma Mia! Ci Risiamo, anche Il Ritorno di Mary Poppins, nel ruolo di William Weatherall Wilkins (altro, ennesimo, successo al botteghino).
I prossimi film
Dopo aver preso parte ad un altro grande film, il 1917 di Sam Mendes (2019), prossimamente vedremo Colin Firth in altri progetti: The Secret Garden (tratto dall’omonimo libro per bambini del 1911) dove veste i panni di Archibald Craven al fianco di Julie Walters nel ruolo di Mrs. Medlock; Supernova, una storia d’amore fra il suo personaggio, Sam, e quello di Stanley Tucci, Tusker (il film segue la coppia che nel corso di un viaggio in Inghilterra, fa visita ad amici e familiari e ripercorre il proprio passato); Operation Mincemeat, film drammatico sulla Seconda Guerra Mondiale diretto da John Madden. Siamo sicuri, anche grazie a lui, che saranno film di successo.