Dal 17 aprile è disponibile su Amazon Prime Cosa Mi Lasci Di Te, il film diretto da Andrew e Jon Erwin che racconta la vera storia della stella della musica Jeremy Camp e il suo viaggio di amore e forza che sembra dimostrare che c’è sempre speranza. La pellicola, interpretata da KJ Apa e Britt Robertson, parte I Still Believe, l’autobiografia di Jeremy Camp pubblicata nel 2013. Il titolo del libro è anche quello della canzone d’amore che ha dedicato alla sua prima moglie Melissa.
Il film
I registi Andrew Erwin e Jon Erwin hanno sempre portato sullo schermo storie avvincenti, sulla forza che nasce di fronte alle avversità. Durante un incontro emozionante ed intimo con l’artista nominato ai Grammy Jeremy Camp e sua moglie Adrienne, i film-makershanno ascoltato in prima persona la storia d’amore vera, pura e innegabilmente avvincente di Jeremy (interpretato da KJ Apa) e della sua prima moglie, Melissa (Britt Robertson), che avrebbe portato alla canzone di successo di Camp I Still Believe. Una caonzone capace di far volare l’anima oltre l’eternità.
Una storia d’amore e di speranza universale
La storia d’amore di Jeremy e Melissa Camp è universale e senza tempo: bella e piena di speranza. È fatta di amore e devozione infinita, mentre Melissa combatte per la sua vita. Incredibilmente, i due si avvicinano sempre di più, continuando a sperare con tutto il cuore per la guarigione di lei – e Jeremy deve affrontare una perdita straziante, guardando l’amore della sua vita perdere la sua battaglia contro il cancro. Per questo, vive un finale rivelatore dopo la morte di Melissa, una storia di rinascita dalle ceneri.
Una connessione magnetica
Il destino ha colpito Jeremy durante la sua prima notte al college, quando ha visto una bella donna cantare in un concerto al campus. Jeremy fu subito affascinato da Melissa, ancora ignara della situazione che la aspettava. La loro relazione iniziò come un’amicizia, ma la loro connessione fu chiara fin da subito, innegabilmente magnetica. Intrappolata in un triangolo amoroso tra Jeremy e l’amico comune che li aveva presentati, Melissa interrompe bruscamente la relazione nascente tra i due, lasciando a Jeremy la sensazione di aver perso l’occasione di un amore che gli avrebbe cambiato la vita. Quando riceve la notizia che Melissa è malata, Jeremy si mette immediatamente al suo fianco. Dopo un ricovero ospedaliero, trattamenti di chemioterapia durante il loro fidanzamento e un matrimonio sulla spiaggia mentre è ancora in convalescenza, il cancro ritorna.
Una storia che può cambiarci
Nonostante le grandi avversità, Jeremy e Melissa rimangono forti, pieni di fede e di speranza; la devozione eterna di Jeremy per sua moglie e la sua fede non vacillano mai. Per tutta la vita, l’atteggiamento di Melissa nei confronti delle circostanze è straordinario: “le importava così tanto delle persone e voleva assicurarsi che tutti gli altri stessero bene – afferma Jeremy Camp – il suo amore per le persone era così grande. Melissa non avrebbe mai potuto sapere o immaginare il numero di vite che sarebbero cambiate ascoltando la sua storia”.
I Still Believe, una canzone da condividere
“Forse due o tre settimane dopo la sua scomparsa, ho scritto una canzone, I Still Believe – ricorda ancora Jeremy Camp – ed è stato in un momento della mia vita in cui non volevo suonare la chitarra. Avevo chiuso. Sono tornato in Indiana dalla mia famiglia e mi sentivo senza speranza… depresso, giù, ancora in lutto. Ma ho sentito qualcosa dentro di me che mi diceva di prendere in mano la mia chitarra”. La prima volta che ha suonato e cantato la canzone di fronte a un pubblico dopo la morte di Melissa, Camp ha realizzato la forza del condividere la sua storia con gli altri. La realtà, la vulnerabilità: piangevano tutti: “ricordo di aver detto: voglio condividere questa storia. Voglio condividerne la realtà, il mio dolore, la sofferenza, le battaglie. Voglio che anche le altre personeche stanno attraversando cose incredibilmente difficili abbiano speranza”.
“Era una storia così bella, tragica, piena di speranza. Molto di più di una storia d’amore”.
Jon Erwin