Dal 21 maggio, in esclusiva su RaiPlay sarà disponibile alla visione on demand Cruel Peter, una fiaba gotica – diretta da Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia – ambientata a Messina alla vigilia del devastante terremoto del 1908. Il film è interpretato da Henry Douthwaite, Zoe Nochi, Katia Greco, Rosie Fellner, Aran Bevan, Aurora Quattrocchi, Claudio Castrogiovanni, Biagio Pelligra, Gabriele Greco, Antonio Alveario, Margherita Smedile, Alberto Molonia, Christian Roberto, Angelica Alleruzzo e Arcangelo Ciulla.
Il film
Messina, Sicilia, 1908. Peter (Aran Bevan) ha tredici anni ed è l’unico erede di una ricchissima famiglia di commercianti inglesi, gli Hoffmann. Viziato e prepotente, commette atroci crudeltà nei confronti degli animali, della servitù e dei bambini che frequentano la sua casa. Nessuno ha il coraggio di ribellarsi alle sue cattiverie, finché Alfredo (Christian Roberto), il figlio del giardiniere, decide che è venuto il momento di fargliela pagare. Lo cattura e lo nasconde in un luogo inaccessibile. Centoundici anni dopo, l’archeologo inglese Norman Nash (Henry Douthwaite) giunge a Messina, accompagnato dalla figlia tredicenne Liz (And Zoe Nochi), per valutare il restauro dello storico Cimitero Inglese sito all’interno del Cimitero Monumentale. Nel corso degli scavi, il ritrovamento di una lapide riguardante la scomparsa di Peter, avvenuta tre giorni prima del catastrofico sisma del 1908, lo mette sulle tracce di un antico mistero che sconvolgerà per sempre la vita della sua famiglia.
Una Messina mai vista prima
111 anni dopo la tragica calamità, la pellicola ricrea – strizzando l’occhio alle ambientazioni vittoriane – la stessa atmosfera che vivevano i viaggiatori europei che visitavano la città agli inizi del secolo scorso, ricca, esoterica, piena di luoghi nascosti e misteriosi. Il grande schermo aiuta a immaginare com’era Messina e, forse, come potrebbe essere. Il cimitero monumentale di Messina, uno dei più antichi d’Europa, diventa – insieme con il Duomo e le ville di Cristo Re e Roberto – il set di un progetto immaginifico in cui prendono forma miti e leggende, esaltando il realismo e l’anima gotica del capoluogo peloritano. Un film dal respiro internazionale che, puntando su maestranze locali, racconta una Messina finora mai vista.
Una Sicilia fantastica
«Vorrei fosse un ulteriore passo per ripensare l’immaginario della Sicilia – dichiara Christian Bisceglia che, oltre a dirigere il film lo ha anche scritto – non solo una terra di mafia ma patria del mondo fantastico, nella speranza che l’intrattenimento cinematografico possa far fiorire un business capace di innescare circuiti virtuosi».