Ethan Hawke Juliet Naked

Da Troy a Tucker, l’immobile fascino di Ethan Hawke

Tratto da un romanzo di Nick Hornby scritto nel 2009, “Juliet Naked: Tutta Un’Altra Musica” è il film diretto da Jude Apatow nel 2018 che vede come attori principali Chris O’Dowd nel ruolo di Duncan, Rose Byrne (Anne) e Ethan Hawke (Tucker Crowe). Anne e Duncan sono una coppia di quarantenni che vive una piccola cittadina sulla costa inglese. Non si sono mai sposati. Hanno ormai da molti anni deciso (concordemente?) di non avere figli. La loro convivenza è fatta di affettuosa reciproca tolleranza e di radicate abitudini.

Il film

Anne lavora come impiegata in un museo ed è da mesi occupata ad organizzare una mostra di vecchie fotografie e di antichi reperti del luogo; l’evento appare poco entusiasmante per lei, a differenza che per il proprio capo che la incita ad essere più propositiva, consigliandole di esibire quale fiore all’occhiello dell’esposizione i resti dell’occhio di uno squalo conservati in una bottiglietta in vetro (da qua emerge come in olte altre scene la genialità dell’umorismo cinico di Hornby, ben conosciuto dai suoi lettori). Nel piccolo ufficio, insieme ad Anne, lavora anche la sorella minore, assunta grazie a Lei. Rimaste orfane in tenera età, Anne si è occupata della sorella sin da quando era poco più di una bambina, caricandosi di responsabilità forse troppo prematuramente.

Duncan è un professore universitario, dall’aspetto un po’ goffo, il quale ha una passione maniacale per un musicista e cantante rock, Tucker Crowe, il quale, dopo aver scritto un solo album Juliet nel 1993, è sparito dalla circolazione, facendo perdere ogni traccia di sé. L’artista è assai poco conosciuto, ma rappresenta l’idolo indisucsso per Duncan che trascorre tutto il proprio tempo libero ad ascoltare e riascoltare i brani di quell’album e a scrivere in un blog, da lui stesso fondato, composto da pochi seguaci, che quotidianamente dibattono sulla presunta vita attuale del cantante, immaginadolo proragonisita di epiche avventure. La coppia ha una cameretta, forse inizialmente pensata per un figlio mai arrivato, nel quale Duncan passa la maggior parte del tempo da solo, ascoltando il suo artista preferito. La stanza sembra quella di un adolescente: è tappezzata di poster dell’artista, ormai molti anni addietro, e di citazioni dei suoi testi. In effetti Duncan è immaturo, bisognoso di un eroe in cui credere a tutti i costi, incurante degli anni che passano e, soprattutto, dell’allontanamento affettivo da parte di Anne, ben visibile nelle scene di vita familiare. La compagna non condivide la passione di Duncan per quel musicista, forse per l’eccessivo e a tratti grottesco entusiasmo che invece riscuote in lui.

Rose Byrne

Rose Byrne

Un giorno viene recapitata a casa della coppia una busta anonima contenente un cd con una versione inedita dell’album Juliet. Anne distrattamente ascolta i brani, trovandoli, come sempre deludenti. Quando Duncan rincasa e scopre di non essere stato il primo ad ascoltare quel cd e che lo stesso è stato disprezzato dalla compagna, si arrabbia follemente e con grande immaturità corre fuori casa per ascoltare commosso dalla gioia e dall’ammirazione quelle canzoni su una panchina. In realtà è Duncan stesso che non si sente capito, è lui che non piace ad Anne. Basta un apprezzamento su una canzone di Crowe da parte di una propria studentessa, particolarmente povera di contenuti e di scarsa avvenenza, per far scattare il tradimento, che appena confessato alla compagna, determina la separazione della coppia, già al capolinea per altri e più profondi motivi.

A questo punto accade qualcosa di incredibile: Anne, la quale aveva scritto sul blog dell’ex compagno un commento di critica a Crowe, riceve una mail di risposta dallo stesso Tucker Crowe che le conferma il totale fallimento della propria carriera artistica. Inizia così una corrispondenza tramite email tra i due che si fa sempre più interessante, quasi travolgente per Anne. Tucker Crowe ha avuto un’esistenza rocambolesca, vive in America nel Midwest in un garage nei pressi della casa della ex moglie, passando la giornata con il figlio. Crowe ha condotta una vita da sbandato e ha avuto molti altri figli, alcuni dei quali già grandi, una neppure mai conosciuta. Raggiunti i 50 anni di età Tucker desidera riabilitarsi, ricucire i rapporti, per quanto possibile con i propri figli, ha bisogno di essere perdonato per qualcosa di molto grave che ha commesso e che ha determinato la definitiva interruzione della sua carriera musciale.

Anne e Duncan

Anne e Duncan

La visita di Tucker ad una figlia appena diventata madre a Londra è l’occasione per incontrare di persona Anne. Tra svariati imprevisti, come sempre espressi con ironia english, si crea una magnifica affinità tra i due, tanto che Tucker si trasferisce a casa di Anne. Un giorno Duncan, mentre si da allo sport in una buffa corsa in compagnia della sua studentessa (simbolica rincorsa ad una giovinezza ormai perduta), avvista Anne in compagnia di uomo e di un bambino, in riva al mare. Avvicinandosi non riconosce il suo idolo. Una volta realizzato che Anne sta frequentando niente meno che Tucker Crowe, Duncan si reca a casa della ex, spinto dall’irrefrenabile desiderio di sapere quanto più possibile dell’artista. Presto scopre che l’immagine del musicista non corrisponde a quella dell’uomo: Tucker stesso dichiara che la propria carriera non è valsa nulla e che i messaggi delle proprie canzoni erano privi di spessore. Questo è uno dei momenti più significativi del film: Ducan dice non gli importa che impressione abbia Tucker di sé perchè ciò che conta è quanto egli ha trasmesso con la sua musica ai propri fans. Sono questi ultimi a fare grande un artista, a renderlo speciale e immortale.

Anne scopre di provare una forte attrazione per Tucker e durante la serata della mostra cittadina da lei organizzata è lei stessa a chiedergli se la sua passione è ricambiata. A darle il coraggio per farsi avanti è il commento ad una vecchia foto in bianco e nero esposta dalla ragazza lì ritratta, ora 84 enne, che dice di aver sempre rifiutato ogni corteggiatore per poi ritrovarsi irrimediabilmente sola. Tucker è timoroso per i propri tanti limiti ed insicurezze, ma ricambia i sentimenti di Anne. Il loro incontro amoroso è appena accennato, ma carico di passione, una passione travolgente subito interrotta dal bambino di Tucker che troppe volte ha negato e sacrificato il proprio rapporto coi figli e non ha più intenzione di farlo.

Ethan Hawke

Ethan Hawke

Tucker svela ad Anne il vero motivo per cui ha smesso di suonare: l’abbandono della sua bambina appena nata in un bagno di un locale dove stava per esibirsi è una colpa talmente grave da mandare in frantumi ogni velleità artistica e privi di contenuto ogni frase o melodia. A malincuore Tucker parte e Anne rimane da sola. L’incontro con questo uomo speciale e affascinante e con alcuni componenti della sua variegata famiglia fa finalmente comprendere ad Anne quanto sia forte il proprio desiderio di avere un figlio, un figlio negato per un passato di troppe responsabilità che le ha erronamente fatto credere di aver già vissuto il ruolo di madre.

Quando Duncan le propone di tornare insieme, di sentirsi finalmente pronto per essere padre, Anne rifiuta perchè sa che questo cambiamento è dettato dal solo fatto che l’ex compagno non può accettare che Anne abbia conquistato proprio artista preferito. Anne si trasferisce a Londra e si sente libera, felice e pronta anche a diventare madre ricorrendo alla fecondazione asssistita. Dopo un anno Tucker Crowe torna a Londra e da appuntamento ad Anne, questa volta per non lasciarla più, chiudendo un film dalle tinte leggere e dal ritmo piacevole che travolge lo spettatore con tante riflessioni profonde, sulla vita, sulla famiglia, sull’amore.

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Ethan Hawke, il fascino è sempre lo stesso

Ethan Hawke interpreta molto bene il ruolo di Tucker Crowe, sembra quasi di rivedere Troy in Giovani Carini e…Disoccupati (Reality Bites), commedia diretta da un giovanissimo Ben Stiller nel 1994. Per gli appassionati del genere, e soprattutto dell’attore, quel film è e rimane un cult. Nonostante gli anni passati, il fascino dell’attore è inconfondibile: il personaggio è carico di spontaneità, ma fortemente carismatico e sexy. L’attore presta personalmente la sua voce alle canzoni del proprio personaggio, così come nel precedente film. Le spettatrici non possono che apprezzare e guardare e riguardare il film con non poca invidia per la fortunata Anne nella sua meritata rivincita, sognando che Tucker Crowe, proprio lui, bussi un giorno alla nostra porta.

Alice Luce

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