Nel 1888 la casa editrice Sonzogno promosse una competizione tra le opere di un atto. Il più giovane tra i 73 candidati era Umberto Giordano che ottenne uno straordinario successo, ma fu sconfitto dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Per risposta Giordano compose Mala Vita, ispirata alle scene popolari napoletane, una delle migliori espressioni del nascente verismo operistico che conquistò successi a Vienna, Berlino e Praga. Il musicista decise di trasferirsi a Milano e qui compose l’Andrea Chenier (1896), la sua opera più conosciuta dal grande pubblico, basata sulla vita dell’omonimo poeta francese.L’opera è il racconto degli ultimi anni di vita del poeta Andrè Chenier, morto sulla ghigliottina nel 1794. E’ indubbiamente la migliore opera di Giordano, temuto dai grandi dell’ epoca, a cominciare da Giacomo Puccini.
Ad interpretare Chenier è Jonas Kaufmann. Nel ruolo di Maddalena la soprano olandese Eva-Maria Westbroek. Di grande livello artistico l’aria “La mamma morta” una delle migliori cantate dalla Callas, affiancata all’epoca da Mario Del Monaco. La regia della produzione della Royal Opera House è di David McVicar che ripropone l’Andrea Chenier per la prima volta dopo il 1985. Opera in quattro atti, cantata in italiano, dura 2 ore e 30 minuti. Inizio della diretta via satellite alle 20.15 nei The Space Cinemas, giovedì 29 gennaio.