Dopo quasi quattro decadi da Alien, il maestro Ridley Scott torna l’11 maggio al cinema con Alien: Covenant, una nuova avventura che spinge in avanti i confini del terrore per i film vietati ai minori. Nel cast: Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride e Demian Bichir.
A bordo dell’astronave Covenant tutto è tranquillo; l’equipaggio e le altre 2.000 anime sul vascello d’esplorazione sono profondamente addormentate nell’iper-sonno, lasciando che Walter (Michael Fassbender), l’organismo sintetico a bordo, cammini da solo per i corridoi. La nave è in viaggio verso il lontano pianeta Origae-6, sul fianco estremo della galassia, dove i coloni sperano di stabilire un nuovo avamposto per l’umanità. La pacifica tranquillità del viaggio viene interrotta quando una vicina esplosione stellare distrugge le vele di raccolta di energia della Covenant, provocando decine di vittime e facendo deragliare la missione.
Ben presto i membri superstiti dell’equipaggio scoprono quello che sembra essere un paradiso inesplorato, un Eden indisturbato con montagne coperte di nuvole e immensi alberi altissimi, molto più vicino di Origae-6 e potenzialmente altrettanto valido per ospitarli. Quello che hanno trovato, tuttavia, è un mondo oscuro e mortale pieno sorprese e tranelli. Messi di fronte a una terribile minaccia, al di là della loro immaginazione, gli esploratori dovranno tentare una fuga precipitosa per uscire dalla trappola.
Ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati in Prometheus (2012), altro successo di Ridley Scott, Alien: Covenant torna alle radici dell’innovativa saga ideata dal regista, con una storia assolutamente spaventosa condita da un’avventura mozzafiato e nuove mostruose creature. Con questo episodio, il sesto della serie, il visionario regista si avvicina sempre di più verso la rivelazione sulle misteriose origini della madre di tutti gli alieni, il letale xenomorfo del primo film.
Se qualcuno sa come spaventare il pubblico utilizzando una narrazione intelligente e sofisticata, quello è Ridley Scott. Il suo Alien originale resta uno dei portabandiera del genere horror, un film psicologicamente curato e insopportabilmente claustrofobico, asciutto ed efficace come la bestia strisciante e perversa che per prima ha attaccato Ellen Ripley e l’equipaggio dell’astronave Nostromo nel 1979. “E’ divertente, perché in un certo senso, ho sempre pensato ad Alien come a un B movie davvero ben riuscito – ha spiegato Ridley Scott – il sottotesto era piuttosto semplice: sette persone chiuse in una vecchia casa oscura e si trattava di chi morisse prima e di chi sarebbe sopravvissuto”.
Per Alien: Covenant, il regista ha cercato di ricostruire la stessa atmosfera di pericolo strisciante e tensione costante, offrendo anche nuove prospettive per aggiungere spessore e profondità alla più ampia mitologia di Alien. Questo approccio era necessario, afferma, per mantenere la narrazione fresca e sorprendente: “non puoi continuare a fare inseguire gente da un mostro in un corridoio, è noioso – afferma Scott – mi è venuto in mente che nessuno si era posto la domanda: chi ha fatto questo e perché. Potresti dire che sono mostri dello spazio, o divinità spaziali o ancora degli ingegneri dello spazio esterno che li hanno inventati.non è così. Covenant stravolgerà tutto”.
Tra gli interpreti principali, Michael Fassbender considera così il film: “per me è, per molti versi, come il primo Alien, è crudo e oscuro, e dal momento in cui la Covenant si imbatte nella tempesta spaziale, si mettono in moto una serie di eventi che non si fermano più fino alla scena finale. Dieci minuti e il film diventa implacabile; penso che questo sia il più spaventoso di tutti”.
Con Alien: Covenant non c’è alcun dubbio che il visionario regista sia tornato al suo elemento, creando una coraggiosa, terrificantemente unica esperienza viscerale che si mescola con l’atteggiamento e la spavalderia di un classico film della saga di Alien. Non aspettatevi niente di meno che del terrore inesorabile, mozzafiato e vietato ai minori.
“Spero che il film metta a disagio le persone, gli faccia battere il cuore e gli faccia pompare il sangue nelle vene”
Ridley Scott