In occasione del 70° anniversario della Liberazione d’Italia, sabato 25 aprile 2015, laeffe (canale 50 dtt e tivùsat, 139 di Sky) dedica una serata speciale alla Resistenza, alla memoria e ai valori della libertà. Alle 20.00 va in onda, in prima tv assoluta, La Memoria degli Ultimi di Samuele Rossi, toccante documentario che ripercorre, in un viaggio fisico e simbolico, i luoghi della Resistenza insieme a sette ex partigiani. A seguire, alle 22.00 la parola passa a Marco Paolini che, con il suo spettacolo teatrale Album d’Aprile, offre una riflessione sulla politica e sull’ideologia sullo sfondo di un campo da rugby.
La Memoria degli Ultimi è un viaggio nella memoria della Resistenza attraverso le vite e gli sguardi di sette ex-partigiani: ultimi non solo per età anagrafica ma anche per riconoscimento storico-sociale da parte del nostro Paese. Samuele Rossi, accompagna i protagonisti a cercare i rifugi e i luoghi delle battaglie, in particolare sull’Appennino Toscano, intrecciando il racconto visivo dei percorsi a suggestivi filmati di repertorio e alle testimonianze dei suoi sette compagni di viaggio.
Tra questi anche Laura Francesca Wronowska, figlia di una famiglia aristocratica milanese di origine polacca e nipote di Matteotti, che racconta: “Bisogna credere in quello che si fa, avere la schiena dritta e avere la gioventù. Eravamo una generazione molto sportiva, così ci aveva voluto Mussolini, per mandarci a morire nella guerra”. “La morte di mio zio fu determinante. Mussolini blandiva la nostra famiglia ma il rigore morale di mia madre la indusse a dire sempre no. Vivevamo sempre peggio, ma con la schiena dritta“.
Samuele Rossi, mentre descrive vite vissute e memorie intime restituisce un racconto collettivo, parte di ciascuno di noi; un ritratto indiretto di un presente amaro che rischia di dimenticare il proprio passato e quei valori che sono le fondamenta di un popolo, perché parte integrante della sua Storia. Come afferma con orgoglio un altro ex partigiano, Giorgio Mori, classe 1923: “Nessun revisionismo, nessuna menzogna potrà mai dire che la Resistenza non ha fatto del popolo italiano un popolo libero. Sono liberi anche coloro che hanno combattuto contro la libertà”.
Album d’Aprile è invece lo spettacolo di Marco Paolini in cui l’autore, tra politica e agonismo sportivo, fotografa la storia di un gruppo di amici a metà degli anni Settanta, i figli di quella generazione che aveva fatto il 25 aprile, giovani entusiasti e appassionati, nella politica come nel rugby: “Volevo raccontare una politica fatta in un modo sano, come aspirazione legittima di entrare in un mondo di adulti facendo qualcosa e non stando alla finestra guardare”. Vite, scelte e idee di ragazzi della provincia del Nord Italia che, nel passaggio dalla giovinezza all’età adulta, si intrecciano con il periodo di tensione sociale di quegli anni, come la bomba in piazza della Loggia a Brescia, in cui il confronto politico sfocia in scontro di piazza.
Una biografia collettiva a tinte forti ma appassionata e sincera, per riflettere sul passato dei nonni, su quello dei padri, sul presente e sul futuro delle nuove generazioni: “Io vorrei degli adulti che non si travestissero da giovani, che si facessero contestare, sorpassare… e poi dei vecchi che trovassero una loro collocazione, una loro funzione nella trasmissione dell’esperienza, non una specie di vuoti a perdere”.