La storia dell’indimenticabile Paolo Rossi – attraverso la sua carriera calcistica e la sua vita – viene raccontata da È Stato Tutto Bello – Storia di Paolino e di Pablito, il nuovo docufilm – nelle sale cinematografiche solo dal 19 al 21 settembre – diretto da Walter Veltroni dedicato “all’uomo che fece piangere il Brasile”.
Il film
Bambino gracile all’apparenza e di famiglia proletaria, Paolino gioca a calcio tutti i giorni nei campetti dell’oratorio della sua città, Prato. Il talento si nota e, appena quattordicenne, viene chiamato a giocare nella giovanile della grande Juventus, che lo costringe a trasferirsi da solo a Torino. Si rompe il menisco per tre volte all’inizio di una carriera che rischia di non cominciare mai. Dopo essere diventato capocannoniere e aver fatto impazzire l’Italia ai Mondiali in Argentina, durante i quali entra nel cuore di tutti con il soprannome di Pablito, la sua carriera subisce nuovamente una battuta d’arresto: viene investito dalle accuse nel brutto affaire del calcioscommesse. Seppur assolto dal tribunale, la giustizia sportiva lo condanna a due anni di assenza dai campi. Subito dopo, però, Enzo Bearzot, che lo ama e lo stima da sempre, lo porta senza esitazione in Spagna a giocare quel Mondiale dell’82 che tutta l’Italia ricorda. Filmati privati, interviste a chi lo ha conosciuto nella sua intimità, repertorio delle sue prove più straordinarie e testimonianze dei suoi momenti più difficili, la storia di Paolo Rossi (insieme Paolino e Pablito) è, sempre, dolore, gioia, sacrificio, trionfo.
Walter Veltroni racconta…
“Della stagione di Paolo Rossi campione del mondo tutti sanno tutto. Meno si conosce della sua vita, della sua storia. Siamo andati a Santa Lucia, frazione di Prato, per ritrovare i suoi luoghi. Abbiamo ascoltato dal fratello Rossano i racconti di quando loro due, bambini, si stringevano nel letto per fronteggiare il freddo o di quando scartavano gli ulivi per giocare al calcio. Paolino era una creatura gracile, dotata di un talento e di una determinazione incredibili. I suoi compagni di squadra della Cattolica Virtus si sono ritrovati per ricordare il loro compagno scomparso. Marco Tardelli e Antonio Cabrini sono tornati nei luoghi del Mundial vinto per parlare di lui. E con la moglie Federica e le figlie, abbiamo ricordato i suoi ultimi anni. È la storia di due persone in una, Paolino e Pablito, unite da due caratteristiche: la capacità di reazione alle avversità e al dolore (gli infortuni e il calcio scommesse) e il sorriso. Il sorriso con il quale il film si apre e si chiude. È la storia di un italiano, non solo di un calciatore”.