Uscirà nelle sale giovedì 14 maggio Nomi e Cognomi, un film scritto da Camilla Cuparo e diretto da Sebastiano Rizzo con Enrico Lo Verso, Maria Grazia Cucinotta e Marco Rossetti. Un film destinato ai giovani, che sono i primi interlocutori del protagonista e del suo messaggio di amore per il proprio lavoro, per i principi e il metodo che lo regolano.
Domenico Riva (Enrico Lo Verso) è uno stimato giornalista che da Milano rientra, con la sua famiglia, nella sua terra d’origine: un piccolo paese del Sud Italia. Direttore della più importante testata giornalistica del luogo, attiva un progressivo risveglio della coscienza civile del paese, incredibilmente adagiato su uno status quo di cui si stenta anche solo a prendere coscienza, come se certi fatti fossero roba d’altro mondo. E invece sono molte le impietose dinamiche che fanno parte della nostra realtà (al Sud e dovunque) e con le quali il giornalismo d’inchiesta è chiamato a confrontarsi spesso, anche correndo rischi.
Tutto si gioca attorno ai fatti di una discarica abusiva oggetto di mire illecite e loschi traffici; Riva e i suoi, faranno il loro lavoro: raccontare i fatti. Che la verità non ha a che fare con l’essere eroi ma con il seguire i principi e il metodo cui la propria professione fa capo: una scelta che è quasi una necessità. I suoi Nomi e Cognomi sono amore per la coerenza e per la vita, per i giovani che lo seguono e che, finalmente, imparano a credere, “felici”, nelle strade che percorrono e negli obiettivi che perseguono. In un susseguirsi di successi e insuccessi, vittorie e sconfitte, anche familiari, Riva porterà avanti il suo impegno, fino anche a sacrificare la sua famiglia che tanto ama.
“Un giornalista racconta la verità, racconta i fatti. E i fatti hanno dei nomi…”, dice Domenico Riva. Lo dice rispondendo ad un giovane cronista che lavora con lui e che si domanda il senso di fare inchieste e ricerche giornalistiche spinte quasi al limite delle indagini giudiziarie. Il giornalista non fa giustizia, fa cronaca; ma la cronaca è più che riduttivo racconto dei fatti.
Un giornalista fa ricerca, approfondisce, riflette, intuisce, fa ipotesi per andare al di là dei fatti e svelarne i retroscena e le ragioni profonde. “Nomi e Cognomi” è un “modo di dire” che rappresenta uno stile di vita e lavoro; un imperativo morale che è valore guida al pensare e al fare, alla fede in alcuni principi e al rifiuto di altri. E’ la storia di un uomo, delle sue vicende familiari e del suo impegno lavorativo, vissuto come desiderio di verità e bisogno di vivere nell’unico modo che si ritiene possibile: rispettando l’etica della quale ci si sente figli.
Il film sembra proseguire il tema del cortometraggio La Ricotta e il Caffè, sempre con la regia di Sebastiano Rizzo. Il corto, che ha raccontato una visione intimista della figura del giornalista Giuseppe Fava, costituisce l’ispirazione primaria del film, intesa come volontà di trattare il giornalismo che racconta i fatti con coraggiosa schiettezza. Nomi e Cognomi racconta il risveglio di una coscienza civile contro uno status quo ancora fortemente attuale; presenta delle dinamiche che alcuni potrebbero scambiare per storia d’altri tempi e che invece permangono vive, non solo nella memoria ma anche nel presente di molti.
Sebastiano Rizzo descrive così il protagonista del suo film: “Domenico è un uomo semplice ma intenso, che morde la vita nell’unico modo che conosce: facendo bene il proprio lavoro. Al punto che il lavoro diviene il centro della sua vita, lo specchio della sua anima e della sua coscienza”.
“Domenico lotta – continua e conclude Rizzo – insiste, cade e sente tutto il peso delle paure e dei dubbi; è un uomo, non un eroe; che fa i conti con la propria famiglia e con il proprio dovere di marito e di padre, fino a deludere le sue donne; è un mentore che non è geloso del proprio sapere e del proprio ardore ma lo dona generoso perché se ne sparga il seme in una terra tanto arida e avvelenata”.
“Può facilmente rimanere più impressa, in cuore ed intenzioni, una persona conosciuta per brevi e intensi istanti, piuttosto che chi conosci da una vita: Domenico Riva è la persona che ti passa accanto e lascia il segno”
Sebastiano Rizzo