Lo scorso 21 aprile, all’età di 92 anni, è mancato Enrico Medioli, uno dei più grandi sceneggiatori della storia del cinema italiano, autore e artefice di alcuni capolavori diretti da maestri come Luchino Visconti (Rocco e i Suoi Fratelli, Vaghe Stelle dell’Orsa, Il Gattopardo, La Caduta Degli Dei candidato agli Oscar per la migliore sceneggiatura, Ludwig, Gruppo di Famiglia in un Interno, L’Innocente), Valerio Zurlini (La Ragazza con la Valigia e La Prima Notte di Quiete) e Sergio Leone (C’era Una Volta in America). Per ricordarlo e omaggiarlo, il Cinema Astra di Parma sabato 29 aprile proietterà Ritratto di Sceneggiatore in un Interno, il documentario dedicato a questa indimenticabile figura artistica lui dedicato nel 2013 dal regista Rocco Talucci.
Ritratto di Sceneggiatore in un Interno è un bellissimo documentario che, attraverso immagini, sequenze di film e interviste (tra gli altri, oltre allo stesso Medioli, anche a Piero Tosi, Claudia Cardinale, Charlotte Rampling, Adriana Asti e Umberto Orsini), compie un viaggio tra le pagine più belle del cinema degli ultimi cinquanta anni. La proiezione sarà accompagnata anche dagli interventi dell’attore e regista Franco Barilli, del critico e Professore Roberto Campari, di Francesca Medioli, scrittrice e nipote del compianto Enrico.
All’incontro, moderato da Primo Giroldini, interverrà anche lo stesso regista Rocco Talucci che abbiamo raggiunto per avere un suo personale ricordo:
“I ricordi legati a Ritratto di Sceneggiatore in un Interno sono tanti, sono passati cinque anni dalla prima intervista girata per il film ma sembra ieri. Buona parte della struttura del racconto del film è fatta da Enrico Medioli in prima persona, sono contento di averlo celebrato e festeggiato in vita e non – come sta diventando una brutta abitudine nel nostro paese- alla fine della sua vita. E’ stato proiettato in anteprima al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2013 e poi in vari festival o eventi. Nel documentario c’è la sua storia, la sua voce, gli amici, nel film fa capolino anche il suo giardino. E’ un film al quale sono legato per tanti motivi, anche per le difficoltà che ho incontrato durante il percorso di lavorazione per le quali ho molto lavorato, discusso e trovato una soluzione insieme a Maurizio Pusceddu che ha scritto con me il film”.
“Il tempo insieme a Enrico Medioli, anche solo quello di un pranzo, o di due parole per telefono, era sempre prezioso. Il cinema, si, ma la letteratura tutta, la musica classica, il giardinaggio: era un piacere sentirlo parlare. Mi ricordo la scorso anno, nel suo giardino, una nuvola oscurò il cielo per pochi minuti e citò un verso di Shakespeare riportato da Stendhal:
The uncertain glory of an April day;
Which now shows all the beauty of the sun,
And by and by a cloud takes all away.E come in quel verso ci ha lasciato in aprile”.
Rocco Talucci