24 luglio 1931: 90 anni fa a Bergamo nasceva Ermanno Olmi, una figura eccezionale del cinema italiano. Non solo un grande Regista, ma anche un grande Uomo. In una parola, un Maestro. Oggi lo ricordiamo attraverso uno dei suoi capolavori, Il Posto, una pellicola che quest’anno compie 60 anni (1961) e che venne interpretata da Sandro Panseri, Loredana Detto, Tullio Kezich, Mara Revel, Bice Melegari, Corrado Aprile, Guido Chiti. Il film, restaurato tre anni fa dalla Cineteca di Bologna, venne presentato nel 1961 alla Mostra del Cinema di Venezia, dove vinse il Premio della Critica.
“Ne Il Posto è raccontata la storia di un ragazzo di povera famiglia milanese, timido, mediocre, rassegnato in partenza, il quale cerca, appunto, un “posto” ossia un impiego qualsiasi al quale dedicare la propria vita. Alla modestia di quest’ambizione conviene come un guanto la burocrazia modernissima basata sui “test” e sulle relazioni umane, sul taylorismo e sulle mense aziendali, ossia sopra un genere di sfruttamento più intelligente di quello d’un tempo e dunque più pericoloso.”
Alberto Moravia, «L’Espresso», 15/10/1961
“È niente ed è tutto, questo romanzetto cinematografico lieve lieve che rattrista e incanta; ogni giudizio complessivo, generico, lo offende e lo sbaglia. […] Rallegriamoci con Olmi. È un autentico e anzi prodigioso narratore, capace di rendere visibili e concreti i pensieri: a tal punto che da un’ombra di comunissima azione ricava un sole di infrequenti e nobili suggestioni.”
Giuseppe Marotta, «L’Europeo», 1/10/1961
Su Il Posto, il Maestro Ermanno Olmi disse: “è un’iniziazione: lui viene dal mondo contadino, perché abita ancora a Meda, nella cascina del padre, che pur facendo l’operaio vive ancora in campagna; davanti alla sua casa, dove soltanto pochi anni prima c’erano le stalle, ora cominciano a mettere i motorini e le Seicento; quindi, questo ragazzo che viene da Meda, che porta ancora dietro di sé l’odore delle stalle, va a Milano a fare l’impiegato, arriva nella grande città, la città della metropolitana e vede una bella ragazzina milanese… è un’iniziazione“.
E Venne L’Uomo – Un Dialogo Con Ermanno Olmi
Oggi ricordiamo Ermanno Olmi anche attraverso un bellissimo documentario che venne presentato cinque anni fa alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venezia Classici: E Venne L’Uomo – Un Dialogo con Ermanno Olmi diretto da Alessandro Bignami.
La carriera di Ermanno Olmi parla da sola: Leone d’Oro alla Carriera nel 2008, Palma d’Oro per L’Albero Degli Zoccoli nel 1978, Leone d’Oro nel 1988 per La Leggenda del Santo Bevitore. Da oltre cinquant’anni Olmi racconta la realtà con il rigore di un cineasta che si sente e si vuole sempre sentire agli esordi. Nel film, nel dialogo con il critico Federico Pontiggia riflette sulla sua poetica, sui valori umani, sulla volontà umanistica e sulle aspirazioni solidali che la delineano, restituendo un cinema fatto di silenzi, capace con la forza della coerenza e dell’originalità di staccarsi dal rumore di fondo dell’audiovisivo contemporaneo. E Venne l’Uomo è la testimonianza lucida e sincera, appassionata e profonda, commossa e divertita di un saggio, il Maestro Olmi, che per immagini, suoni e poesia continua ad alimentare il suo percorso autoriale, il nostro immaginario esistenziale e il comune desiderio di conoscere l’Uomo.
Federico Pontiggia lo descrive così: “l’ultimo dei grandi vecchi, il primo dei grandi giovani del cinema italiano. Ermanno Olmi ha il rigore, il nitore e la curiosità di rinnovarsi e stupirsi a ogni film, senza abbandonare la sottile linea rossa della sua poetica: l’umanesimo. Incontrarlo, mettersi in ascolto, significa conoscere e riconoscere un cantore del silenzio per immagini e suoni, un profeta laico che ha fatto dei film le sue parabole, degli spettatori i suoi compagni. Guardando i suoi film, possiamo cambiare anche noi”.
I suoi film ci hanno cambiato davvero, buon viaggio Ermanno.
I suoi ultimi lavori…
Il Tentato Suicidio Nell’Adolescenza (T.S. Giovanile)
Ermanno Olmi ricorda Carlo Maria Martini con Vedete, Sono Uno di Voi
Cannes e Dintorni, Milano omaggio Ermanno Olmi
La stupidità della Guerra in Torneranno i Prati, il gelido film di Ermanno Olmi