Presentato ad Alice Nella Città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, dal 13 al 15 luglio arriva al cinema come evento Famosa, il film d’esordio di Alessandra Mortelliti. La pellicola, nata da un monologo teatrale, è interpretata da Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo.
Il film
Rocco (Jacopo Piroli) è un ragazzo quasi diciottenne, timido e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Incompreso dalla famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione, con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova. Al suo fianco Maura (Manuela Mandracchia), una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra (Ginevra Francesconi), un’amica saggia, e Luigi (Matteo Paolillo), il suo principe bello e tenebroso.
Alessandra Mortelliti racconta…
“La storia di Rocco Fiorella nasce come monologo teatrale scritto in prima persona attraverso un dialetto tanto sgrammaticato quanto goffo. Quello che sulle tavole del palcoscenico era un sofferto e disperato grido d’aiuto di una singolare creatura ai limiti del borderline nata in un corpo sbagliato e nel posto sbagliato, sul grande schermo diventa il racconto di una fiaba moderna, di un viaggio avventuroso dall’esito inaspettato. La storia di formazione di un timido adolescente che dell’originale conserva oltre che il nome anche l’essenza, rinunciando alle tinte forti in favore di un ritratto più intimo e segreto, dunque ambiguo“.
“Nato e cresciuto in un paese di Provincia, incompreso da una famiglia chiusa e limitata che non ne concepisce la singolare personalità, i silenzi, lo straniamento, la purezza, l’ingenuità, vittima e facile bersaglio dei suoi compagni di classe, emarginato, Rocco sopravvive nutrendosi del suo sogno più grande: raggiungere la Capitale e partecipare al Talent di Cinecittà, luoghi, secondo il ragazzo, in cui si può essere se stessi, in libertà, esenti da pregiudizi. Lo sguardo di Rocco e il suo goffo incedere guidano la narrazione filtrando, attraverso l’arte di un’ingenua meraviglia, il mondo che lo circonda e gli accadimenti che lo attendono“.
“Tra il crudo realismo di un quotidiano colmo di soprusi e un’aura magica dove la speranza mai si spegne, si muovono Rocco e i personaggi che gli ruotano intorno. A zia Maura, fata madrina, a Luigi, principe bello e tenebroso, ad Azzurra, coraggiosa guerriera, si contrappongono Gaetano e il suo compare, “il gatto e la volpe”, ben più smaliziati e crudeli di quelli di antica memoria, immersi nella contemporaneità di una metropoli, moderno Paese dei Balocchi“.
“Non c’è giudizio, non pende su nessun personaggio il marchio dell’infamia o quello della lode. Ciascuno, a suo modo, è un essere sofferente, che cerca come può di sopravvivere e, a volte, di provare a vivere. Ma se gli adulti sembrano vedere le loro improvvise ribellioni schiantarsi in un avvenire senza speranza, è ai giovani che spetta, fino all’ultimo, un moto di attesa, di fiducia e di condivisione“.