Dal 7 al 12 dicembre al Teatro Biondo di Palermo (Sala Grande) ci sarà il debutto nazionale di Fellini Dream, lo spettacolo ideato e diretto da Emiliano Pellisari nato dal soggetto de Il Viaggio di G. Mastorna, il film mai realizzato da Federico Fellini. Protagonista sul palcoscenico l’immaginario della sua Compagnia Nogravity insieme alla sua compagna artistica Mariana/P e a due straordinari attori: Graziano Piazza e Viola Graziosi.
Uno spettacolo etereo, onirico, divertente, una magia circense, che rievoca il mondo ultraterreno immaginato dal grande maestro, percorrendo le coste frastagliate dell’immaginario e dell’inconscio. Uno spettacolo in cui i generi si intersecano, dove prosa, danza, musica e l’illusione scenica si fondono insieme. I confini e le distanze tra attori e danzatori vengono aboliti. Il sogno di Gordon Craig si è forse realizzato: “Ogni cosa scaturisce dal movimento. Il movimento della forma umana. Lo strumento attraverso il quale rendere la bellezza”. Il film mai realizzato di Fellini si chiamava Il Viaggio di Mastorna: un viaggio sciamanico nel mondo dei morti. Ossessionato dalla morte e pieno della cultura classica italiana, per tutta la vita il Maestro ha sognato di fare questo film sulla falsariga del viaggio di Dante nel mondo ultraterreno. Ne ha parlato in alcune interviste. Ne ha parlato con i produttori. Era un uomo superstizioso: non se ne fece mai nulla.
La chiave dello spettacolo sta su una sola intuizione: che i morti non camminano, volano, sono senza peso. Tecnicamente questo effetto risulta dalla riflessione sul piano verticale degli attori e danzatori sdraiati per terra. Chi viaggia nel mondo dei morti è inesorabilmente attratto verso la terra, finché non si sdraia. Cioè accetta di morire. La protagonista, interpretata da Viola Graziosi, percorrendo un mondo sospeso tra la vita e la morte, incontrerà i protagonisti della sua vita, e dopo aver fatto i conti col passato, avrà la leggerezza necessaria per volare via. Protagonista assoluto di questo mondo, compagno di questo viaggio iniziatico nel mondo dei morti, è Virgilio, lo psicopompo per eccellenza interpretato da Graziano Piazza.
Uno spettacolo in cui i generi si intersecano chiaramente, dove prosa, danza e musica si fondono. I confini e le distanze tra attori e danzatori vengono aboliti. Gli attori si evolvono con i danzatori, i mimi e gli acrobati nello stesso spazio, producendo così, tutti insieme, un’unica potente immagine che mette in risalto costumi di straordinaria fantasia, una coreografia stravagante, la poesia del testo e la bellezza delle musiche di Nino Rota. Lo stile di Emiliano Pellisari nasce dalla convinzione che l’arte deve innanzitutto trasmettere emozioni e che il gioco intellettuale è secondario. Solo dopo aver aperto il suo cuore, allo spettatore viene offerta una serie di segnali che possono aiutarlo a cogliere i concetti su cui si basa la scena. Si propone una sorta di mappa fatta di simboli, di analogie, suggerimenti, in grado di descrivere le coste frastagliate dell’immaginario felliniano.