Sabato 9 novembre al MAST di Bologna Una Giornata a Ferrania, un pomeriggio – a cura di Claudio Giapponesi di Kiné e Paolo Simoni di Archivio Home Movies – che tra workshop, incontri e proiezioni ripercorrerà la singolare ed affascinante storia della Ferrania, fabbrica produttrice di pellicola fotografica e cinematografica (una delle poche al mondo) che per circa un secolo incise sul tessuto economico e produttivo della Val Bormida – nella quale sorgeva – e su quello culturale, forgiando generazioni di cine e foto amatori e creando i sogni in celluloide degli italiani fino agli anni Cinquanta.
Un secolo di cultura fotografica e filmica
La storia del cinema e della fotografia italiana passa dalla Val Bormida, provincia di Savona: qui sorge nel 1923 Ferrania, una delle poche aziende al mondo produttrici di pellicole. Una realtà – oggi trasformata in un sito di archeologia industriale – che per cento anni ha contribuito fortemente alla costruzione dell’immagine dell’Italia e degli italiani, dando impulso alla pratica fotografica e cine-amatoriale, così come producendo pellicola per il cinema d’autore: Fellini, De Sica e Antonioni realizzarono i loro capolavori con le pellicole Ferrania, e con la stessa furono realizzati la maggior parte dei film italiani tra il 1923 e il 1965.
Il programma
Il programma intreccia Archivio Aperto, la manifestazione di Archivio Home Movies che ogni anno presenta a Bologna il lavoro dell’Archivio nazionale del film di famiglia (qui il nostro articolo), a Foto/Industria 2019, la quarta Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro in corso a Bologna fino al 24 novembre 2020. Un’esplorazione nel tempo e nello spazio – dalle origini fino alla sua dismissione, dal passato all’oggi – che fa rivivere la straordinaria storia di Ferrania attraverso racconti, proiezioni e visioni di immagini d’archivio rare e preziose provenienti sia dall’Archivio Home Movies che dal Ferrania Film Museum e dall’Istituto Storico Luce.
Ferrania a Memoria
La giornata inizia alle ore 15 con il workshop Ferrania a Memoria, condotto da Claudio Giapponesi e Paolo Simoni, fondatori di Archivio Home Movies, Tra gli interventi, quello dell’antropologo Gabriele Mina del Ferrania Film Museum, che condurrà il pubblico nella storia di una fabbrica e in quella di cento anni di società italiana. Costanza Paolillo, storica della New York University, parlerà del mensile Ferrania, parte dell’intelligente strategia di marketing dell’azienda: pubblicato dal 1947 al ’67 e nato per promuovere i prodotti, diventò ben presto uno strumento in grado di raggiungere il grande pubblico diventando un’importante veicolo di notizie sul mondo della fotografia tout court. Claudio Domini, Storico della fotografia dell’Università di Udine, si soffermerà sull’influenza di Ferrania sulla cultura foto-cinematografica amatoriale moderna; infine Federico Pierotti, Storico del cinema dell’Università di Firenze, ripercorrerà la vicenda di una delle più importanti innovazioni tecnologiche dell’azienda, che nel periodo post-bellico lanciò le pellicole Ferraniacolor, muovendo da ricerche sul colore avviate fin dagli anni Trenta. Tra le immagini inedite che verranno presentate, le produzioni audiovisive private dei dipendenti di Ferrania e degli abitanti dell’area industriale raccolte tra il 2018 e il 2019 per il progetto Ferrania a Memoria.
Ferrania, tra Immagini e Storie
Alle 18.30 l’Auditorium del MAST ospiterà il dialogo tra Gabriele Mina e Michele Smargiassi A Ferrania, Tra le Immagini e le Storie. I negativi riemersi dagli archivi industriali propongono una caratteristica rappresentazione della fabbrica-città e della «gente del buio», le donne e gli uomini che – per generazioni – hanno dato vita a un universo fotosensibile, in uno stabilimento chimico immerso fra i boschi dell’entroterra ligure. Nelle immagini che saranno mostrate durante l’incontro Ferrania stessa si mette in posa, autorappresentandosi.
Ferrania F(or)ever
Alle 20.30 sempre all’auditorium Ferrania F(or)ever, proiezione di materiali filmici inediti dell’azienda prodotti tra gli anni ’40 e ’70: immagini che mostrano un’epoca di progresso e speranza, rivolta al futuro, testimoniando i momenti della storia dell’azienda e allargando lo sguardo sul contesto e sul paesaggio italiano di quegli anni. Il montaggio creativo dei materiali d’archivio sarà accompagnato dalla sonorizzazione musicale dal vivo di Laura Agnusdei, sassofonista e musicista elettronica bolognese, uno dei talenti emergenti della musica contemporanea a livello italiano ed europeo, rendendo la fruizione dei filmati industriali, promozionali e privati un’esperienza indimenticabile, un sogno tra la memoria e l’oblio.