Ultimi giorni per Foto/Industria 2021 a Bologna, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro, promossa e organizzata da Fondazione MAST, diretta da Francesco Zanot, che si conclude domenica 28 novembre. Fanno eccezione le due importanti mostre: Fototeca di Ando Gilardi al MAST e Laboratory of forms di Jan Groover al MAMbo, che proseguono e sono aperte al pubblico fino al 2 gennaio 2022.

QUALIANO il carro del lattario con i bidoni pieni di latte.
Fotografia di Ando Gilardi #andogilardi da ampio servizio per Lavoro “Quando il gallo canta a Qualiano”, Qualiano (NA), 1954
Fototeca di Ando Gilardi
Tra le figure più eclettiche e originali della storia della fotografia italiana, Ando Gilardi è il protagonista della mostra allestita al MAST, che presenta reportage fotografici e materiali provenienti dal pioneristico archivio iconografico che Gilardi ha fondato nel 1959, la Fototeca Storica Nazionale, che contiene circa 500.000 immagini. La mostra al MAST presenta una selezione degli innumerevoli materiali prodotti e raccolti da Gilardi sul tema dell’alimentazione, a partire dalle fotoinchieste realizzate negli anni ’50 e ’60, centrate particolarmente sul lavoro nei campi e nelle industrie, fino ai materiali conservati e riprodotti (rifotografati) nel vasto inventario che ha messo insieme: figurine, incarti, scatole, pubblicità, libri, riviste, erbari, fotografie di famiglia e molto altro ancora. Fototeca è un’esplorazione dell’iconografia del cibo e del potere della fotografia nel mantenerla sempre viva, accessibile e rivedibile.
Laboratory of forms di Jan Groover
Nota per le sue nature morte, l’artista americana Jan Groover è oggetto di una retrospettiva al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, dove le sue celebri fotografie di still life realizzate nella cucina della sua abitazione dialogano con le opere del pittore bolognese Giorgio Morandi custodite nelle sale del Museo. Jan Groover si forma come pittrice, ispirandosi all’opera di artisti come Paul Cézanne, Giorgio Morandi e i minimalisti. Si dedica alla fotografia dall’inizio degli anni ‘70. Tra i grandi protagonisti della natura morta, suscita presto l’interesse di critica e pubblico con una serie di oggetti fotografati nella cucina della sua abitazione combinando una sensibilità compositiva che rimanda ai quadri rinascimentali con l’eco delle istanze politiche e sociali del femminismo. Il suo lavoro, celebrato in una mostra personale al MoMA di New York nel 1987, prosegue fino al 2012 con una continua ricerca sulla forma degli oggetti e il loro inesauribile potenziale visivo. Questa mostra, proveniente dal Musée de l’Elysée di Losanna, dove è conservato l’intero archivio dell’artista, costituisce la sua prima retrospettiva in Italia e coglie l’occasione per avvicinare il suo lavoro a quello del maestro Giorgio Morandi.
Info: www.fotoindustria.it