Stasera – ore 18:30 e 22:30 – in occasione della Festa del Lavoro, a Roma presso il Cinema Farnese Persol, Campo de’ Fiori, verrà proiettato Merci Patron! la commedia documentario di François Ruffin che sta rivoluzionando la Francia. La riforma del lavoro ha infatti portato nelle piazze francesi migliaia di manifestanti e, il 31 marzo 2016 in Piazza della Repubblica è nato Nuit Debout, un movimento di indignati francesi. Merci Patron! si è convertito in uno dei motori del movimento.
Bernard Arnault, ceo di LVMH, è l’uomo più ricco della Francia. Le sue smanie di potere lo hanno portato a de localizzare le sue fabbriche legate a marchi come di Dior, Givenchy, Louis Vitton, Carrefour, Fendi, Bulgari, lasciando migliaia di persone senza lavoro.
François Ruffin, giornalista e attivista, ha messo Arnault nel mirino della sua macchina da presa e assieme ai coniugi Klur, coppia licenziata in tronco nel 2007, è riuscito ad arrivare a casa del milionario con una telecamera nascosta. Una storia di suspense, emozioni, humor e “spionaggio”. Il tutto in nome dei propri diritti.
“Come giornalista in diversi media – raccconta Ruffin – è più di 16 anni che seguo la chiusura di fabbriche. Il destino mi ha portato a conoscere Arnault e a denunciare i suoi atti. Ricordandomi dei lavori di Michael Moore mi è sembrato giusto usare lo humor, che è molto parte del mio lavoro, quale chiave di lettura per la storia”.
I due hanno lavorato alcuni mesi e contattato decine di persone per informarsi su come poter accedere alle assemblee generali della LVMH da infiltrati: “una volta lì siamo saltati in avanti. E’ stata per loro una sconfitta dolorosa ma credo che presero paura della nostra azione. Credo che abbiamo avuto paura del mio avvicinamento individuale: Arnault si è costruito un universo di solitudine che lo ha allontanato dalla realtà: e uno dei mie obiettivi in questo film era restituirlo alla realtà”.
Il film si configura come una storia di azioni: “ho voluto mettere in primo piano i personaggi – continua Ruffin – incluso Bernard Arnault che, senza volerlo, ha contribuito enormemente alla costruzione della sceneggiatura. Non è stato difficile far stare “al gioco” i coniugi Klur: la prima volta che siamo entrati in casa loro abbiamo girato; erano in una situazione talmente limite da non aver niente da perdere”.