Lunedì 21 marzo – in occasione del 90° anniversario della sua nascita – alle 21.15, su Sky Documentaries arriva in prima visione Funari Funari Funari, il documentario su Gianfranco Funari, uno dei principali volti della tv italiana. Un viaggio tra luci e ombre, tra palcoscenico e vita privata, che rende omaggio a un uomo geniale e controverso, che ha attraversato tre decenni di spettacolo e di politica. È il racconto di un pezzo di storia di un’Italia del recente passato, forse più attuale che mai.
Grazie alla voce del protagonista stesso e alle testimonianze di familiari, collaboratori, colleghi, ed esperti di televisione (tra gli altri: Massimo Bernardini, Paolo Bonolis, Piero Chiambretti, Vittorio Sgarbi, oltre a Rossana Seghezzi, sua moglie fino ai primi anni ’90 e Morena Zapparoli, legata a lui dalla fine degli anni ’90), Funari Funari Funari, scritto da Marco Falorni e Andrea Frassoni, in passato collaboratori del presentatore romano, tratteggia il percorso umano e professionale del presentatore romano, dai primi successi fino alla morte. Un racconto fatto di video inediti e di filmati di repertorio, di giornali, di riviste, fotografie esclusive, di oggetti personali e di memorabilia.
Il documentario affronta 3 periodi della vita di Funari (anni 80, 90 e 2000) come una commedia/dramma in 3 atti. Ogni periodo è incentrato su una fase del Funari personaggio televisivo/pubblico, che ha cambiato la tv, la società e in parte il modo di rapportarsi al pubblico e alla politica. Le novità introdotte da Funari mantengono un interesse ancora oggi, per aver precorso e in parte inaugurato certe tendenze attuali della politica spettacolo, del personalismo, del dare voce alla gente comune, dell’essere al contempo un influencer ante-litteram e soprattutto, un uomo della gente. È anche la storia di una persona, il Funari privato e non ufficiale, un signor nessuno fino a 50 anni e poi d’improvviso una figura centrale della TV e non solo. Un uomo che ha cambiato pelle tante volte, che con grande lucidità e grande istinto ha vissuto una vita altalenante, tra successi, fallimenti e rivincite.
Negli anni 80 Funari è un’icona pop, adorato dalle casalinghe, deriso dalla critica e spesso in polemica con i dirigenti delle televisioni in cui lavora. Il Funari degli anni 90 affronta nei suoi programmi tematiche politiche e sociali, diventandone il portavoce e definendosi “il giornalaio d’Italia”. Nella prima metà degli anni 90, in un Paese segnato da una serie di cambiamenti epocali come Tangentopoli, le stragi di mafia, la fine della prima Repubblica e l’ascesa di Berlusconi al governo, Gianfranco Funari è un protagonista assoluto. In questa fase caratterizzata da scontri e avvicinamenti con il potere, dopo una serie di battaglie, Funari finirà per essere relegato ai margini dei grandi network. L’ultimo Funari, quello degli anni 2000, è il Funari con la barba, un profeta segnato dalle sconfitte e da una vita vissuta al massimo, capace di mostrare ancora il suo spirito combattivo e allo stesso tempo di lasciarsi commuovere dalle emozioni. È un leone in gabbia, un grande istrione sul viale del tramonto che sogna di fare il suo ultimo grande show prima di morire.