Dal 22 settembre è al cinema Prima di Lunedì, la commedia diretta da Massimo Cappelli con protagonisti Vincenzo Salemme, Fabio Troiano, Andrea Di Maria, Martina Stella, Sergio Muniz e con la partecipazione straordinaria di Sandra Milo.
Carlito (Vincenzo Salemme) è un esteta ed è orgoglioso di essere italiano. È una persona complessa. Possiede vecchie 500 di tutti i colori e una catena di supermercati. Carlito deve far consegnare un uovo di Pasqua molto appetibile, più per la sorpresa che per il cioccolato, considerato che siamo in agosto.
È pomeriggio, Torino è deserta: Marco (Fabio Troiano) e Andrea (Andrea Di Maria), amici inseparabili, legati da Penelope (Martina Stella), sorella di Andrea ed ex di Marco, sono proprio sulla strada di Carlito e della sua 500 verde. Penelope sta per sposarsi. Marco – che sta guidando – non è stato invitato. Mentre si affanna a convincere l’amico che non gli importa nulla del matrimonio e di Penelope, finisce dritto contro la 500. Ora i due sono in debito con Carlito.
Massimo Cappelli ha scritto la storia di Prima di Lunedì insieme a Fabio Troiano e Beppe Lo Console partendo da tre situazioni estreme: una donna (Martina Stella) passa le 24 ore antecedenti il suo matrimonio con l’ex (Fabio Troiano) che ha molto amato, ma dal quale si è poi separata in maniera burrascosa; un uomo (Andrea Di Maria), incontra finalmente la donna (Sandra Milo!) di cui si è innamorato via chat e scopre che lei ha trascurato di raccontare un piccolo particolare su se stessa; un trafficante d’opere d’arte (Vincenzo Salemme) deve consegnare un uovo di Pasqua assai particolare.
“Le abbiamo miscelate ed è venuta fuori una sceneggiatura fuori dai soliti schemi, che andava solo girata cercando di mantenerne intatto spirito e divertimento” racconta Massimo Cappelli. Il regista ha parole d’elogio per tutto il cast, a partire da Fabio Troiano e Andrea Di Maria “creano una coppia affiatata e divertente”, passando per Martina Stella “regala alla sua sposa un mix di determinazione e fragilità” e arrivando a Sergio Muniz “scolpisce la figura di un criminale con derive psicotiche”. Due parole in più per Sandra Milo che “fa suo il personaggio di Chanel concentrando tenerezza, innocenza e malizia in maniera unica: impossibile non innamorarsene”.
Un capitolo a parte è invece riservato a Vincenzo Salemme: “dipinge un perfetto cattivo dal cuore tenero, tanto temibile se si arrabbia, quanto pronto a commuoversi per una giusta causa. Un mascalzone che si trasforma in un paladino del made in Italy, senza peli sulla lingua, politicamente scorretto, ma nemico delle brutture, dell’ipocrisia e integralista sostenitore del bello. E, soprattutto, irresistibilmente comico”.