Lunedì 15 Marzo alle ore 16.05 in anteprima esclusiva su Rai3 andrà in onda – per poi essere disponibile alla visione su RaiPlay – Hangry Butterflies, il documentario scritto e diretto da Maruska Albertazzi.
Il documentario
Dietro l’hashtag #larinascitadellefarfalle c’è una community di migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite. Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili. Hangry Butterflies racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di queste ragazze: hanno tra i 14 e i 22 anni e stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l’una nell’altra come in un gioco di scatole cinesi. Perché queste ragazze sono una la sponsor dell’altra.
Sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare. Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti. “Hangry” è un neologismo nato unendo “hungry” – affamato – e “angry” – arrabbiato” – e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare. Milioni di donne, in questo momento, sono “hangry” e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano.
Maruska Albertazzi racconta…
“Hangry Butterflies è la storia di un gruppo di ragazze che soffrono di disturbi alimentari che si incontrano per la prima volta. E’ la storia di queste ragazze prese singolarmente ed è la storia del loro rapporto col cibo. E’ la storia del loro profilo alimentare ed è anche la mia storia. E, alla fine, solo alla fine, è un documentario sui disturbi del comportamento alimentare. Quando ho deciso di raccontare tutte queste storie, l’ho fatto principalmente per tre motivi. Il primo è che queste storie sono arrivate a me da sole, senza che io le andassi a cercare e lo hanno fatto con una potenza tale da non lasciarmi altra scelta se non ascoltarle e raccontarle. La storia della community Instagram #larinascitadellefarfalle è una bella storia, una storia di amicizia, di adolescenza, di riscatto, di speranza. Una storia particolare e universale insieme“.
“Il secondo motivo è che, dei tanti documentari che ho visto sull’anoressia e sulla bulimia, non ne ho trovato nessuno che non mi lasciasse con l’amaro in bocca, con un senso di sconfitta, di dolore, di morte. Mi sono chiesta: si può realizzare un racconto di speranza, di forza, di bellezza su temi come questi? Un racconto che possa andare nelle scuole, nei circoli sportivi, negli ospedali e che possa informare ma anche dare speranza? Un racconto che lasci chi lo guarda col sorriso? Il terzo motivo riguarda la componente estetica delle opere sull’argomento. Mi ha sempre lasciata perplessa l’estetizzazione dell’anoressia in molte opere o, al contrario, la scelta di enfatizzarne la bruttezza, in un’ottica quasi pornografica e poco adatta agli adolescenti. Un’ottica che tende ad oggettivizzare e allontanare, a far dire a chi guarda: io non sono quella cosa lì“.
“Con Hangry Butterflies ho scelto di raccontare la guarigione prima della malattia, il gruppo prima del singolo, il cibo prima della sua assenza. Ho scelto di intrecciare più registri per portare avanti più racconti paralleli, che a volte si accostano e a volte si racchiudono uno dentro l’altro, in un gioco di scatole cinesi“.