A 100 anni dalla nascita Hedwig Eva Maria Kiesler, meglio conosciuta con il nome d’arte di Hedy Lamarr, il canale Diva Universal (numero 133 di Sky) rende omaggio all’attrice e inventrice austriaca con una puntata speciale di Donne nel Mito che andrà in onda domenica 9 novembre alle 20.50, proprio nella ricorrenza della sua nascita. Attraverso le parole di Edoardo Segantini, inviato del Corriere della Sera e autore del libro Hedy Lamarr, la Donna Gatto, viene ripercorsa la vita di colei che fece scandalo quando divenne protagonista, nel 1933, del primo nudo cinematografico nel film Estasi.
Hedwig Eva Maria Kiesler nasce a Vienna, in Austria, il 9 novembre 1914 da una famiglia della ricca borghesia ebraica. Manifestato fin da piccola l’interesse per la recitazione, viene lanciata nel mondo dello spettacolo poco più che adolescente da Max Reinhardt che la porta con sé a Berlino facendola lavorare in teatro. Hedwig, che da quel momento sceglie il nome d’arte Hedy, decide pertanto di rinunciare agli studi di ingegneria per i quali risulta particolarmente portata. Il suo esordio nel cinema avviene in modo clamoroso, a soli 19 anni, nella pellicola Estasi (1933) che fu presentato alla 2. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che, secondo Segantini, fu “un film che segnerà la sua vita per sempre”. Infatti, la pellicola darà scandalo e sarà sottoposta a pesanti censure perché per la prima volta appare sullo schermo un nudo femminile integrale.
Diventa il simbolo della donna indipendente e libera che si andava delineando a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Questo anticonformismo si manifesta non solo dal punto di vista professionale m anche nel privato: si sposa diverse volte e ha molte relazioni tra cui quella con Gianni Agnelli che lei definì “l’uomo che avrei dovuto sposare”.
L’incontro più importante della sua vita è quello con il marito Fritz Mandl, un industriale degli armamenti : è infatti per sfuggire alla gabbia dorata che lui le ha costruito intorno che Hedy, travestita da cameriera, si imbarca sul transatlantico Normandie. Prima scappò a Parigi, poi a Londra, dove conosce il produttore Louis B. Mayer, su suggerimento del quale sceglie di cambiare il suo cognome da Kiesler a Lamarr. Con lui, sbarca a Hollywood, dove porta un nuovo tipo di bellezza, come dice Segantini “ha introdotto la bellezza bruna”.
Durante il periodo negli Stati Uniti assume il ruolo di suffragetta contro il nazismo e incontra il musicista George Antheil con il quale brevetta un sistema per teleguidare i siluri contro i sommergibili nemici. Tuttavia questa invenzione non viene considerata utilizzabile e la Lamarr torna alla sua carriera nel cinema, anche se è sempre tormentata da episodi che Segantini definisce “eclissi della mente, una depressione che lei non ha mai del tutto sconfitto”.
Solo nel 1962, durante la crisi di Cuba, la sua invenzione verrà resa operativa, oltre a rivelarsi poi fondamentale per lo sviluppo della telefonia moderna. Ci vollero 35 anni perché le fosse riconosciuto il titolo di inventore e lei, come era nel suo stile, commentò “Era ora!”.Muore il 19 gennaio 2000 a Altamonte Springs, in Florida ma, per suo stesso volere, le sue ceneri furono restituite all’ Austria.
Hedi Lamarr – trentacinque film, sei mariti, tre figli – è l’ emblema della donna padrona del suo destino, che afferma autonomamente la propria sessualità, che prende in mano il timone della sua vita senza chiedere il permesso.